(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 lug. - Un "sogno" che ha le
carte perfettamente in regola per diventare realta': riaprire
alla cittadinanza siti archeologici inaccessibili grazie
all'impegno di un gruppo di persone disabili. E senza che
l'amministrazione comunale spenda un solo euro. Ma per capire da
dove nasce questa singolare proposta, e' necessario fare un passo
indietro. Nel 2005 i "ragazzi" della cooperativa sociale Cotrad
cominciarono a battere palmo a palmo i vecchi rioni romani alla
ricerca delle antiche edicole del Seicento e Settecento nascoste
negli angoli delle strade. La cooperativa aveva aderito alla
campagna "Salvalarte" di Legambiente dedicata alla rivalutazione
delle arti minori. Ma lo aveva fatto a modo suo, partendo dalla
citta' di Roma e non dai piccoli centri protagonisti
dell'iniziativa di Legambiente. E soprattutto lo aveva fatto
adattando il progetto alle abilita' degli propri utenti e
rimodulandolo sulle loro aspettative e i loro desideri. "Siamo
una cooperativa di tipo B, che offre servizi alle persone con
disabilita' e ad altre categorie fragili - racconta la
responsabile del progetto, Ma'ria Sorbo -. Tra le altre cose,
forniamo anche un servizio di assistenza domiciliare rivolto ai
disabili all'interno del I Municipio. Abbiamo deciso di aderire
alla campagna di Legambiente - prosegue -, ma lo abbiamo fatto
incanalando questa attivita' all'interno delle ore di assistenza
domiciliare del servizio Abilando. E da li' il progetto e'
decollato e noi non ci siamo piu' fermati".
Fino ad oggi il progetto, che nel 2008 e' passato
dall'originario "Salvalarte" all'attuale "Socialarte", ha
coinvolto ogni anno una decina di "ragazzi" dai 19 ai 55 anni. E
ogni anno si e' arricchito di nuovi spunti e nuove iniziative.
Nel 2006 la Cotrad decide infatti di replicare il progetto, ma
spostando le attivita' all'interno dello storico quartiere Monti,
dove la cooperativa ha la sede e dove le vecchie botteghe
storiche romane ancora resistono. "Da questa esperienza - ricorda
la responsabile del progetto -.e' nato un video che abbiamo
realizzato con la collaborazione del Cineclub Detour e che ha
vinto diversi premi".
L'esperienza al quartiere Monti e' servita pero' anche a capire
che, guardandosi intorno con occhi piu' attenti, anche i luoghi
che frequentiamo ogni giorno offrono delle insperate sorprese. "E
attraverso questi giri - precisa Sorbo - ci siamo resi conto che
moltissimi siti archeologici a Roma sono chiusi per mancanza di
personale".
L'anno successivo e' stata la volta del Testaccio dove, tra il
2007 e il 2008 i "ragazzi" di Abilando hanno portato avanti un
nuovo progetto, coinvolgendo gli anziani della zona. E anche qui
la stessa scoperta. "Attraverso la memoria storica degli anziani
abbiamo ripercorso la vita del quartiere, scoprendo tante cose -
spiega Ma'ria Sorbo -. Il Monte dei cocci, per esempio, un tempo
era aperto e meta di passeggiate per gli abitanti del quartiere".
Da qui l'idea di proporre alla Sovrintendenza Archeologica di
Roma di riaprire alcuni siti, attualmente chiusi e visitabili
solo su richiesta, e di farli gestire dalle persone disabili
seguite dal servizio Abilando. A questo proposito la cooperativa
ha gia' individuato alcuni luoghi: tra questi, l'Auditorium di
Mecenate di Via Merulana, il Mitreo del Circo Massimo situato
accanto alla Bocca della verita' e l'Insula di San Paolo alla
Regola, che si trova alle spalle di via Arenula e, attraverso un
sistema di cunicoli, conduce fino a Torre Argentina. "Sono due
anni che lavoriamo a questo progetto - sottolinea Sorbo -. Se
andasse in porto sarebbe una rivincita per i nostri 'ragazzi' e
un vantaggio per l'intera comunita', che potrebbe avere accesso a
luoghi oggi chiusi al pubblico. E l'intera operazione sarebbe
completamente a costo zero, visto che il progetto verrebbe
portato avanti all'interno delle nostre attivita' di assistenza
domiciliare. Inoltre - conclude - alcuni dei nostri utenti sono
giovanissimi. Per loro questa esperienza potrebbe trasformarsi un
giorno in una prospettiva di vita".
Anche in questo caso la Cotrad ha realizzato, sempre in
collaborazione con il Cineclub Detour un video intitolato
"Custodi di antiche mura". Il video, che documenta l'esperienza
delle persone con disabilita' che hanno partecipato nel 2008 al
progetto "Socialarte", sara' presto disponibile in dvd e
ordinabile attraverso il sito della Cotrad.
(Wel/ Dire)