(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 30 lug. - L'estate e' gia'
arrivata. E con lei anche debolezza, raffreddore, naso chiuso e
febbre, anche a 39. Sono i sintomi tipici della sindrome
influenzale che compare d'inverno, ma migliaia di italiani ne
sono colpiti anche nei mesi estivi.
Risultato: vacanze rovinate e partenze a rischio, o -per chi
rimane a casa- una sofferenza accentuata dal gran caldo. Ma si
tratta di una vera influenza? La chiave per guarire e' guardare
alla patologia partendo dalla fisiologia del nostro corpo. "Non
bisogna pensare sempre ai virus come causa scatenante- afferma
Samorindo Peci, direttore del centro di ricerca Cerifos,
specializzato in immunologia, endocrinologia e malattie rare- Nel
periodo estivo due fattori, uno ambientale e uno psicoemotivo, si
legano scatenando reazioni anomale nel sistema immunitario: le
alte temperature e un'alterazione dei livelli di stress".
L'idea che l'estate sia un periodo di pace e di relax,
infatti, non e' sempre vera: "La stanchezza si accumula dopo mesi
di lavoro, causando un aumento dello stress, e i problemi
organizzativi per le vacanze possono essere fonte
d'ansia-prosegue Peci- Per i bambini la fine della scuola
coincide con un brusco cambio di abitudini, mentre gli studenti
universitari sono impegnati negli ultimi sforzi per le sessioni
d'esame estive".
(Wel/ Dire)