SCOPERTA DEI RICERCATORI DEL COLUMBIA UNIVERSITY MEDICAL CENTER
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 lug. - Il livello di
zuccheri nel sangue potrebbe dipendere, in molti casi, dalla
ricrescita scheletrica. Secondo una ricerca americana pubblicata
sulla rivista 'Cell', il processo di "riassorbimento", ovvero la
distruzione di tessuto osseo e il suo ricambio, puo' incidere sul
mantenimento di un certo livello di glucosio nel sangue. Il
processo, infatti, stimola il rilascio di glucosio, migliorandone
anche l'assorbimento da parte delle cellule.
Secondo i ricercatori del Columbia University Medical Center
guidati da Gerard Karsenty, dunque, almeno per alcune persone, il
diabete sia legato a cambiamenti dello scheletro osseo. Questo
nesso fra ossa e insulina potrebbe poi costituire la base per
nuovi trattamenti terapeutici. I ricercatori statunitensi erano
giunti alle loro prime conclusioni in merito nel 2007, quando
scoprirono che un ormone delle ossa, l'osteocalcina, influenzava
i livelli di zucchero nel sangue, migliorando la capacita' di
assorbimento del glucosio e mettendo in moto la produzione di
insulina nel pancreas. In chi e' affetto da diabete di tipo 2,
questi meccanismi non funzionano a dovere.
Gli scienziati americani hanno scoperto ora che l'osteocalcina
non svolge il proprio compito fintanto che non si mettono in moto
anche gli osteoclasti, ovvero le cellule che distruggono le ossa
favorendone la rigenerazione e il processo di riassorbimento.
"Questa scoperta - dichiarano gli autori dello studio -
suggerisce che il diabete potrebbe essere scatenato anche da
problemi ossei, e farmaci che stimolano questo legame potrebbero
curare meglio la malattia". Nel corso dello studio, i ricercatori
hanno anche stabilito una possibile influenza dei farmaci usati
per curare l'osteoporosi nel metabolismo del glucosio, altro
fenomeno che favorirebbe l'insorgenza del diabete.
(Wel/ Dire)