COMMISSIONE PARLAMENTARE D'INCHIESTA SUL FATTO DI COSENZA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 20 lug. - Ennesimo caso di
malasanita' in Calabria e questa volta, a farne le spese, e' una
bimba appoena nata. E' successo martedi' 13 luglio, quando una
bimba nasce all'ospedale di Rossano, in provincia di Cosenza, e
morta poche ore dopo mentre stava per essere trasferita in
elisoccorso alla neonatologia dell'Annunziata della citta'. La
madre della piccola, alla fine del settimo mese di gravidanza, ha
iniziato ad accusare dolori addominali, continuati anche dopo
l'intervento di una guardia medica che aveva cercato di aiutarla
con un'iniezione antidolorifica.
Accompagnata dal marito e dal cognato al pronto soccorso
dell'ospedale di Trebisacce, la donna e' stata visitata da un
medico, ma il reparto di ostetricia e ginecologia era chiuso e il
personale le ha consigliato di trasferirsi presso il presidio di
Rossano. A portarla la' sono stati pero' sempre il marito e il
cognato, perche' l'ambulanza del 118 era gia' impegnata in un
altro soccorso. Presso il nosocomio di Rossano le e' stato
diagnosticato un distacco della placenta e i sanitari hanno
deciso di intervenire con il parto cesareo. Appena nata, la bimba
e' stata intubata. Ma le sue condizioni si sono subito
aggravate.Preparata per il trasferimento all'Annunziata di
Cosenza, dove madre e figlia sono giunte con l'elisoccorso, per
la neonata non c'e' stato piu' nulla da fare. La Commissione
parlamentare d'inchiesta su errori sanitari e disavanzi sanitari
regionali, presieduta dall'onorevole Leoluca Orlando, ha gia'
avviato un'indagine, chiedendo al Presidente della Regione
Calabria con deleghe alla Sanita', Giuseppe Scopelliti, "una
relazione volta a far conoscere ogni dato utile a seguito del
predetto episodio, anche in ordine a iniziative sanzionatorie e/o
cautelari in riferimento a specifiche responsabilita' individuali
o a disfunzioni organizzative".
(Wel/ Dire)