LA PROPOSTA DEI SENATORI ANTONIO GENTILE E LUIGI COMPAGNA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 lug. - In Italia alcune
leggi hanno fornito una disciplina organica sulla disabilita',
come la legge 5 febbraio 1992, n.104, "Legge-quadro per
l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate" e come la legge 12 marzo 1999, n.68, "Norme per il
diritto al lavoro dei disabili" e la legge quadro 8 novembre
2000, n.328, per la realizzazione del sistema integrato di
interventi e servizi sociali. Tuttavia, secondo Antonio Gentile e
Luigi Compagna, senatori del Pdl, vi sono alcune lacune dal punto
di vista applicativo. Per questo i due parlamentari si sono fatti
promotori di un disegno di legge che istituisce, presso la
Presidenza del Consiglio dei ministri, un Dipartimento per la
tutela delle persone disabili.
Obiettivo precisato al primo articolo del provvedimento,
quello di dare concreto riconoscimento ai diritti. L'articolo 2
del testo elenca le funzioni proprie della struttura. Tra queste,
oltre ai poteri di vigilanza e di controllo sull'applicazione
delle leggi a favore dei disabili ed alle funzioni di garante
della corretta erogazione delle prestazioni inerenti il diritto
alla salute, all'istruzione ed alla formazione professionale - ai
fini del recupero, dell'integrazione scolastica e sociale e
dell'inserimento nel mondo del lavoro di tali soggetti -, si
segnala l'impegno del Dipartimento nelle operazioni di controllo,
da effettuarsi a campione, della destinazione dei finanziamenti,
della correttezza dei bilanci delle associazioni di
rappresentanza, con eventuale segnalazione dell'associazione
inadempiente all'Agenzia delle entrate ed alle altre Autorita'
che siano preposte ai controlli. Si sottolinea, inoltre, il
compito di verificare l'esistenza di falsi invalidi, attraverso
segnalazione o accertamento a campione, anche con l'ausilio di
enti statali.L'articolo 3, infine, delinea la struttura
dell'organismo.
E' previsto che il capo dipartimento, il cui mandato e'
triennale e non e' rinnovabile, sia nominato direttamente dal
Presidente del Consiglio. Si stabilisce che dell'organo facciano
parte tre funzionari, appartenenti al ruolo dirigenziale,
provenienti dai ministeri del Lavoro e delle politiche sociali e
della Salute e dal dipartimento per le Pari opportunita', in modo
tale da consentire un'equa rappresentanza delle amministrazioni
competenti in materia. Il testo e' stato assegnato mercoledi' 7
luglio al vaglio della commissione Affari costituzionali di
Palazzo Madama.
(Wel/ Dire)