UTILIZZATA LA DIAGNOSI PRE-CONCEPIMENTO PER SELEZIONARE OVOCITI
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 lug. - E' un maschio, figlio
di una coppia trevigiana colpita da sindrome di Smith Lemli
Opitz, il primo bambino nato perfettamente sano da genitori
portatori di una grave malattia genetica. Il bimbo nato
all'ospedale di Padova, dove l'e'quipe del nuovo Centro unico di
procreazione assistita ha sviluppato una tecnica per aggirare la
legge 40 del 2004, che vieta la diagnosi pre-impianto
sull'embrione, ma non l'eventuale scelta successiva della madre
di abortirlo se malato. La tecnica, che regalera' la stessa gioia
insperata ad altre 88 coppie italiane (portatrici di malattie
genetiche quali fibrosi cistica, la B-talassemia e l'emofilia),
si chiama "indagine pre-concepimento" e consente di selezionare
non gli embrioni ma gli ovociti della donna prima della
fecondazione. La diagnosi pre-concepimento puo' essere applicata
a coniugi con alterazioni causate da un solo gene o con anomalie
cromosomiche materne, ma non e' in grado di individuare eventuali
patologie trasmesse dal futuro padre. Per scoprirle e' necessaria
l'indagine pre-impianto sull'embrione, procedura per la quale
l'ospedale di Padova sta aspettando l'autorizzazione dalla
Regione. "Esaminiamo il primo globulo polare, cioe' meta'
dell'ovocita, che contiene il 50% del corredo cromosomico della
cellula -spiega Carlo Foresta, a capo del Centro di procreazione
assistita - e di quello per la crioconservazione dei gameti
maschili. Se vi troviamo un'alterazione, utilizziamo per
l'inseminazione artificiale la meta' sana dell'ovocita. I globuli
polari sono materiale extra embrionale, non hanno nessun ruolo
nello sviluppo del feto e la loro rimozione non interferisce con
la fertilizzazione." Il Veneto conta 38 dei 341 centri italiani
di procreazione assistita, che finora hanno trattato 1525
pazienti, con una spesa di 29.953.000 euro e la soddisfazione di
aver fatto nascere, solo nel 2007, 775 bambini.
(Wel/ Dire)