SALUTE. GIOVANI, INCIDENTI STRADALI LA PRIMA CAUSA DI MORTE
IL 45% DEI DECESSI DI NOTTE, AL VIA SETTIMANA SENSIBILIZZAZIONE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 lug. - L'incidentalita'
stradale rimane un'emergenza nazionale e la prima causa di morte
tra i giovani. Nel 2008, su 4.731 persone che hanno perso la vita
in strada, 1.090 avevano un'eta' compresa tra 18 e 29 anni e il
45,5% di questi decessi e' avvenuto tra le 22 e le 6 del mattino.
Sono i dati che hanno spinto la Fondazione Ania per la Sicurezza
Stradale - la Onlus delle compagnie di assicurazione - e la
Polizia Stradale, in collaborazione con il Silb-Fipe,
associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di
spettacolo, a ripetere anche quest'anno l'iniziativa 'Guido con
prudenza', giunta alla settima edizione e nata per contrastare le
cosiddette stragi del sabato sera.
Il progetto, infatti, ha contribuito negli anni scorsi a
ridurre gli incidenti e il numero dei feriti e delle vittime
della strada nelle localita' toccate. Nel 2009, durante i sei
fine settimana di 'Guido con prudenza', la Polizia Stradale ha
controllato lo stato alcolemico di 9.245 conducenti (+21%
rispetto al 2008), ritirando 526 patenti a guidatori in stato di
ebbrezza (+10,7% rispetto al 2008) e confiscando 37 veicoli a
conducenti con tasso alcolemico superiore a 1,5 g/l o risultati
positivi al test antidroga (+23,3% rispetto al 2008).
Nonostante il miglioramento registrato, l'incidentalita' stradale
rimane un'emergenza nazionale. L'alcol e la droga sono tra le
cause principali di questa strage: secondo una stima
dell'Istituto Superiore di Sanita', gli incidenti provocati da
conducenti in stato psicofisico alterato da alcol e droga
corrispondono al 30% del totale dei sinistri che avvengono nel
nostro Paese. Di fronte a questi numeri Fondazione Ania e Polizia
di Stato per un mese, nei weekend dal 16 luglio al 14 agosto,
presso la riviera romagnola, il litorale romano, la Versilia e il
litorale barese daranno vita a 'Guido con prudenza'.
La sera, all'ingresso dei locali che aderiscono
all'iniziativa, verra' predisposto un corner della sicurezza
stradale, dove le hostess e gli steward della Fondazione Ania
inviteranno i ragazzi a nominare il proprio "Bob", ovvero colui
che sceglie liberamente di non bere per accompagnare a casa i
propri amici in piena sicurezza.
A "Bob" verra' consegnata una cartolina e, a fine serata, se
avra' mantenuto il proprio impegno, verra' dato un premio. Presso
il corner, tutti i giovani potranno ritirare un alcol test
monouso e verificare il proprio stato di ebbrezza, per decidere
se e' opportuno o meno mettersi al volante. Sulle strade saranno
intensificati i controlli della Polizia Stradale e verranno
effettuati controlli per scongiurare i pericoli legati alla guida
sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. Se i ragazzi fermati
risulteranno sobri, riceveranno dagli stessi poliziotti un
ingresso gratuito in discoteca per il weekend successivo.
I biglietti saranno forniti dalle discoteche associate al Silb.
Di giorno durante il weekend, la sicurezza stradale approdera'
sulle spiagge grazie ad animatori, che negli stabilimenti
balneari avvicineranno i giovani distribuendo materiale
informativo sull'iniziativa. I ragazzi, rispondendo correttamente
alle domande di un quiz sul Codice della strada, potranno
aggiudicarsi i gadget di 'Guido con prudenza'. "La campagna di
sicurezza stradale 'Guido con prudenza ha offerto alla Polizia
Stradale la possibilita' di arricchire i servizi contro le stragi
del sabato sera che sono un priorita' costante sin dagli Anni 90-
spiega Roberto Sgalla, direttore del servizio di Polizia
Stradale- Grazie alle risorse messe in campo dalla Polizia di
Stato e dalla Fondazione Ania possiamo agire contemporaneamente
sul fronte della prevenzione, dei controlli e dell'informazione
nella convinzione che il divertimento non sia un nemico da
combattere ma che serva il pieno coinvolgimento e la
consapevolezza dei giovani per contrastare il triste fenomeno.
"Abbiamo il dovere di fermare la strage che si sta consumando
sulle nostre strade- continua il presidente della Fondazione
Ania, Sandro Salvati- perche' 1090 vittime tra i 18 e i 29 anni
sono un tributo di sangue troppo alto da pagare per un Paese come
il nostro che sta rapidamente invecchiando. I giovani sono un
capitale umano importantissimo che abbiamo il dovere di tutelare".
(Wel/ Dire)
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