PARTICOLARE ATTENZIONE AI BAMBINI CON PROGETTI PER LA MATERNA
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 13 lug. - Per contrastare il
fumo tra i giovani il ministero della Salute promuove, in
collaborazione con le regioni, interventi di prevenzione diffusi
nelle scuole, di diverso ordine e grado, del territorio delle
Aziende sanitarie locali. Lo ha spiegato il ministro Ferruccio
Fazio con la risposta, all'interrogazione di Luciana Pedoto del
Pd, pubblicata lunedi' 5 luglio tra gli atti della Camera.
L'esponente dell'esecutivo ha precisato che particolare
attenzione e' data ai bambini, attraverso progetti specifici per
la scuola materna. Si prevede, inoltre, la diffusione di percorsi
laboratoriali di prevenzione del tabagismo per ragazzi delle
scuole secondarie e l'allestimento, da parte di alcune regioni,
di analoghi laboratori in altri contesti e/o per altri gruppi
specifici (giovani nel tempo libero, associazioni dei genitori,
insegnanti di educazione fisica). L'attuale normativa, ha
precisato il ministro, non prevede specifici fondi da destinare
alla realizzazione di campagne di comunicazione per la
dissuasione dal fumo, al contrario di quanto avviene per altre
tematiche (sindrome di immunodeficienza acquisita Aids alcol,
trapianti, sterilita' e infertilita') per le quali il legislatore
riserva un finanziamento annuale.
Tuttavia il ministero ha inteso destinare per la campagna di
comunicazione contro il fumo, realizzata nel corso dell'anno
2009, intitolata "il fumo uccide: difenditi!", una somma pari a
euro 1.350.000, ricorrendo a fondi destinati all'informazione
istituzionale. Anche per il 2010 il ministero intende attivare
una campagna di comunicazione sul tema, rivolta a prevenire
l'iniziazione ed il vizio del fumo nei giovani e giovanissimi. Il
target della campagna sara' infatti costituito dai giovanissimi
e, in quest'ambito particolare, dalle ragazze. Pedoto
nell'interrogazione aveva invitato il governo a predisporre
campagne contro il fumo nelle scuole, proprio alla luce dei dati
piu' recenti sul fumo in Italia. Da questi studi risulta che il
numero di giovani che fanno uso di sigarette non si e' affatto
ridotto; nel 2009, dicono le statistiche, il numero dei giovani
fumatori e' passato dal 24 per cento dell'anno precedente al 29
per cento. Quindi oggi in Italia quasi due milioni di ragazzi
hanno gia' acceso la prima sigaretta e la maggior parte lo ha
fatto prima dei 16 anni.
(Wel/ Dire)