(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 lug. - Si' larghissimo (un
solo voto contrario) alla Camera alla mozione unitaria sulla
prevenzione e la cura dei tumori al seno. Il testo impegna il
governo a considerare il tumore al seno "tra le priorita' della
sanita' pubblica" e afronteggiarlo con ogni mezzo monitorando, in
particolare, "l'andamento dei programmi di screening
mammografico".
Quello alla Camera "e' un voto di grande importanza, perche'
unitario. E' stata l'occasione per imporre la discussione
sull'abbassamento dell'eta' da 50 a 40 anni dello screening
mammografico, tenendo presente che alcune regioni, come
l'Emilia-Romagna, l'hanno gia' abbassato a 45 anni", commenta la
deputata democratica, coordinatrice delle commissioni sociali,
Donata Lenzi. "Auspichiamo- continua- che il governo possa
rispondere a questa sollecitazione con una campagna
pubblicitaria, tipo quelle recentemente fatte per altre tipologie
di tumore anche perche' nelle regioni del Sud la media di
adesione al screening e' ancora molto bassa e pari al 27% delle
donne a rischio".
"Sul tema della prevenzione e della cura del carcinoma al
seno oggi il Parlamento ha dimostrato grande serieta'- aggiunge
il deputato dell'Udc, Nunzio Testa- con una significativa
convergenza tra le forze politiche sulle mozioni in discussione.
Ora e' il momento di passare dalle parole ai fatti, e di attuare
tutte le iniziative necessarie contro il tumore piu' diffuso tra
le donne italiane".
(Wel/ Dire)