(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 22 giu. - In Italia nel 2009 il
consumo di droghe e' calato "in lungo e in largo". Secondo la
Relazione annuale al Parlamento 2010 sull'uso di sostanze
stupefacenti e sulle tossicodipendenze presentato questa mattina
a Palazzo Chigi, nel nostro Paese le droghe hanno subito una
battuta d'arresto, quasi tutte. A mettere in crisi i consumi,
secondo il Dipartimento politiche antidroga diversi fattori come
l'aumento di interventi di prevenzione, con maggiori investimenti
sul settore delle campagne educative, l'incremento delle
politiche deterrenti come i drugtest per lavoratori o prepotente
e maggiori controlli stradali. Ma ad incidere sui consumi anche
la crisi economica che, secondo il Dipartimento, avrebbe generato
una minore disponibilita' di denaro contraendo la capacita' di
spesa dei consumatori occasionali e causandone quindi la
diminuzione. "Per quanto riguarda l'andamento temporale dal 2008
del consumo di sostanze stupefacenti nella popolazione generale -
si legge nella relazione - e' da rilevare una diminuzione dei
trend di consumo di tutte le sostanze con particolare rilevanza
della cannabis".
"Quando si semina si raccoglie anche - ha affermato il
sottosegretario Carlo Giovanardi presentando i dati della
Relazione -. A livello territoriale abbiamo svolto un'attivita'
capillare". Secondo la Relazione, le percentuali di persone che
nella popolazione generale contattata (su un campione di 12.323
soggetti di eta' compresa tra i 15-64) hanno dichiarato di aver
usato almeno una volta nella vita stupefacenti sono risultate
rispettivamente di 1,29% per l'eroina (1,6% nel 2008), 4,8% per
la cocaina (7% nel 2008), 22,4% per la cannabis (32% nel 2008),
per gli stimolanti, anfetamine e ecstasy il 2,8% (3,8% nel 2008,
per gli allucinogeni 1,9% (3,5% nel 2008). Percentuali che
variano nella popolazione studentesca contattata su un campione
di 34.738 soggetti di eta' compresa tra i 15-19 anni e sono
l'eroina 1,2% contro il 2,1% nel 2008, per la cocaina 4,1% contro
il 5,9% nel 2008, per la cannabis il 22,3% contro il 31,5% nel
2008, per gli stimolanti, anfetamine e ecstasy, il 4,7% che
conferma il dato del 2008. Gli allucinogeni al 3,5% contro il
4,7% del 2008.
Per quanto riguarda l'uso di sostanze stupefacenti negli ultimi
12 mesi, stona soltanto il dato in incremento degli stimolanti
per quel che riguarda la fascia di popolazione tra i 15 e i 19
anni. Per il resto, invece, i dati di maggiore interesse
riguardano l'uso negli ultimi 12 mesi di cannabis, stimolanti e
allucinogeni che fanno registrare decrementi superiori al 60%,
mentre la cocaina si attesta a -57% e l'eroina a -36%. Decrementi
meno significativi per i piu' giovani dove oscillano dal -15,4%
dell'eroina per il consumo negli ultimi 12 mesi, a -24% per gli
allucinogeni. Per l'uso di almeno una volta nella vita, invece,
per gli adulti il calo maggiore registrato riguarda gli
allucinogeni, con un -45,7% rispetto ai dati del 2008, seguita
dalla cocaina con un -31,4%, dalla cannabis, -30%, stimolanti,
con -26,3% e l'eroina con un -19,4%. Tra i giovanissimi, invece
per quanto riguarda l'uso di almeno una volta nella vita a calare
maggiormente e' l'eroina con un -42,9%, seguita dalla cannabis
-31,1%, dalla cocaina con -30% e gli allucinogeni -25.5%. In
pareggio gli stimolanti.
Il quadro complessivo che delinea la relazione sulla popolazione
italiana (15-64 anni) afferma che la stragrande maggioranza degli
italiani non ha mai assunto alcun tipo di droga. Per quanto
riguarda l'eroina sono il 98,7%, contro l'1,3% che l'ha assunta
almeno una volta nella vita. Solo lo 0,16% l'ha consumata negli
ultimi 30 giorni. Per la cocaina la percentuale di chi non l'ha
mai usata scende a 95,2%, contro il 4,8% che l'ha usata almeno
una volta nella vita e lo 0,4% negli ultimi 30 giorni con una
maggiore prevalenza tra i soggetti tra i 15 e i 34 anni. Per la
cannabis, la percentuale di chi non ha mai assunto la sostanza
scende ulteriormente arrivando al 77,6% della popolazione, contro
il 22,4% che l'ha usata almeno una volta nella vita e il 3% negli
ultimi 30 giorni.
(Wel/ Dire)