INCHIESTA BANDIERAGIALLA: NON SI FA INFORMAZIONE SUL TEMA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 22 giu. - Calo del risalto
mass-mediatico uguale calo della percezione del rischio. A
segnalare la 'pericolosa' equazione sul tema Aids e' Elda
Caldari, referente della commissione dell'Ausl di Bologna che si
occupa della materia. "Se si vuole che non diminuisca il livello
di guardia della popolazione si deve mandare un messaggio univoco
e chiaro: l'Hiv non appartiene al passato". E' l'avvertimento che
Caldari lancia, a media e istituzioni, dal portale
BandieraGialla.it, che proprio in questi giorni ha svolto
un'inchiesta su Aids e informazione da cui emerge come oggi
l'argomento non goda piu' del dovuto riguardo. "Viviamo in una
sorta di impasse- avverte Caldari- quello che registriamo e' un
calo d'attenzione generalizzato. Nei media si parla dei nuovi
farmaci, del numero di malati che diminuisce grazie
all'introduzione di terapie piu' efficaci, ma non si da'
sufficientemente conto dell'epidemia di nuove infezioni che non
ha smesso di travolgere la nostra regione".
Secondo i dati rivelati dall Ausl, infatti, solo a Bologna nel
biennio 2008-2009 si sono registrati 8,8 nuovi casi ogni 100.000
abitanti. Tasso che aumenta nelle provincie di Forli', Parma e
Reggio Emilia dove il tasso di incidenza raggiunge
rispettivamente quota 13,8, 11,5 e 10,6.
"Le indagini epidemiologiche che indicano una diminuzione dei
nuovi casi di Aids notificati- spiega Caldari- testimoniano
contemporaneamente il trend crescente delle nuove infezioni da
Hiv. A livello nazionale sono circa 4.000 i nuovi casi stimati
ogni anno. Quello che occorre ora e' una sinergia fra media e
istituzioni, c'e' bisogno di un maggiore impegno, da parte di
tutti". Impegno e attenzione da rivolgere soprattutto nei
confronti dei piu' giovani, la cui percezione del rischio e'
estremamente bassa.
(Wel/ Dire)