(DIRE- Notiziario Sanita') Roma, 16 giu. - "Nei momenti di crisi
occorre proteggere i piu' deboli e costoro nella nostra categoria
sono i medici e veterinari precari". Lo ha dichiarato Giuseppe
Garraffo, segretario Generale Cisl Medici. Che ha cosi'
proseguito: "I molti colleghi precari sono ormai drammaticamente
indispensabili per portare avanti le attivita' e la continuita'
assistenziale di Asl e Ospedali". Secondo Garraffo "la situazione
dell'assistenza sanitaria potrebbe diventare grave se non si
porra' in tempo un correttivo al blocco del turn over nella
sanita' che, assieme alla forte spinta al pensionamento dei
colleghi professionalmente piu' maturi, innescherebbe un
meccanismo ad orologeria destabilizzante per il buon
funzionamento di Ospedali ed Asl. Da prudenti previsioni si
potrebbe determinare in un tempo relativamente breve una carenza
di medici e veterinari pubblici aggirantesi sul 20%, considerato
che il precariato attualmente incide tra il 10 e il 15% degli
addetti, e che i prevedibili pensionamenti potrebbero interessare
a breve non meno del 10% dei medici e dei veterinari pubblici".
Secondo il segretario della Cisl le Regioni sono troppo
impegnate "a protestare contro la manovra economica del Governo,
per mantenere le risorse economiche e l'inaccettabile andazzo di
sprechi e di inefficienze che, con varie sfumature, hanno
caratterizzato la loro gestione anche agli occhi dell'opinione
pubblica, non sembrano ancora cogliere pienamente il dramma che
si prospetta per la sanita' e che non e' solo quello dei precari
e delle numerose criticita' causate ai medici dalla manovra
economica (blocco della contrattazione, blocco del turn over,
spoil system totalmente arbitrario della dirigenza, decurtazione
stipendiale e rateizzazione Tfs, ecc.)".
"In questo momento, pero'- ha concluso Garraffo- prevalgono le
esigenze di solidarieta' e di equita' e quindi chiediamo al
presidente del Consiglio Berlusconi e al ministro della Salute
Fazio un provvedimento urgente per i medici e i veterinari
precari per evitare prevedibili effetti paralizzanti nel
funzionamento degli ospedali e delle aziende sanitarie".
(Wel/ Dire)