SANITÀ. MANOVRA, I MEDICI: MENO SERVIZI, CITTADINI SI PREPARINO
SINDACATI DELLA SANITÀ DI REGGIO IN SCIOPERO IL 12 E 19 LUGLIO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Reggio Emilia, 16 giu. - Il mondo
della sanita' reggiana e' "arrabbiato e umiliato" e si scaglia
contro la manovra correttiva del Governo. Le sigle che
rappresentano tutti i settori del comparto, medici, dirigenti,
personale amministrativo, psicologi, biologi, chimici, ingegneri
(un esercito di 6.600 addetti nelle due aziende sanitarie Usl e
Santa Maria) lanciano oggi l'allarme sulle ripercussioni che si
avranno sul servizio sanitario pubblico e saranno in piazza a
scioperare in due date, il 12 e il 19 luglio. "Questa manovra-
spiega Marco Massari della Cgil- taglia risorse, taglia i nostri
stipendi, taglia il personale con il blocco del turn over. E cio'
significhera' per i cittadini, meno visite, meno esami, meno
servizi domicilari per i non autosufficienti, tempi di attesa
piu' lunghi e, in sintesi, un pesante impoverimento della
qualita' dei servizi mantenuta fino ad ora".
Andando con ordine, sul piano finanziario le due aziende
sanitarie, come spiega Giacomo Magnani dell'Anpo (l'associazione
dei primari) "partono nel 2010 con un piano di disavanzo di 3
milioni per l'Usl e 8 milioni per il Santa Maria". Occorrera'
"quindi una ristrutturazione, mi auguro che le redistribuzione
delle risorse sia fatta in modo equo, e non perche' si e' figli
di questa o quella parrocchia", commenta ancora Magnani. Le
riduzioni finanziarie andranno a colpire i medici anche nel
proprio stipendio: "Lo avremmo anche accettato- riprende Massari-
perche' vogliamo fare la nostra parte per il risanamento della
finanza pubblica, ma qui ad essere penalizzati sono solo i
dipendenti pubblici: chi ha redditi alti ma non lavora nel
pubblico non viene minimamente sfiorato dalla manovra".
(Wel/ Dire)
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