(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 giu. - Un robot per
velocizzare il recupero dell'uso degli arti superiori nelle
persone che hanno avuto un ictus. Si tratta dell'ultima frontiera
della neuroriabilitazione che usa un robot combinato con un
apparecchio per la valutazione elettromiografica. Da alcune
settimana presso la riabilitazione neurologica dell'ospedale San
Gerardo di Monza, l'unico ospedale pubblico lombardo ad avere
questa apparecchiatura di ultimissima generazione, e' possibile
un recupero piu' rapido ed efficace (rispetto alle cure
convenzionali) del danno motorio all'arto superiore dopo
patologie neurologiche. Il robot e' stato finanziato dall'Azienda
ospedaliera, dall'Associazione Alice Monza, dalla Fondazione
della Comunita' Monza e Brianza e da privati, alcuni dei quali
proprio ex pazienti del reparto di riabilitazione neurologica. "È
uno strumento che permette il riapprendimento di alcuni schemi
motori compromessi a causa della lesione cerebrale - ha spiegato
Donatella Bonaiuti, direttrice del reparto - Il paziente opera in
una realta' virtuale in totale autonomia. L'attrezzatura permette
un allenamento ripetuto anche per diverse ore al giorno,
opportunita' non possibile se si dovesse affidare esclusivamente
alle cure del fisioterapista. Un allenamento possibile anche in
quei pazienti che non hanno alcuna attivita' muscolare."Un'
apparecchio innovativo quanto "prezioso", considerando che
l'ictus e' la terza causa di morte (dopo le malattie
cardiovascolari e le neoplasie) e la prima di invalidita'. Nel
2008 sono stati registrati oltre 200 mila casi di cui l'80% sono
nuovi episodi e il 20% recidive. Si registra, inoltre, un aumento
di casi in pazienti intorno a 40/50 anni, con un'inversione di
tendenza rispetto al passato, quando i casi insorgevano oltre ai
60 anni.
(Wel/ Dire)