(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 giu. - Dipendenza da
internet, che fare? Una ricerca senese, effettuata dalla
psichiatria Universitaria del policlinico Santa Maria alle
Scotte, ha dimostrato che il disturbo e' in forte aumento,
soprattutto tra i giovanissimi.
"Su 402 studenti di Siena, di eta' compresa tra 14 e 18 anni -
spiega Andrea Fagiolini, direttore della struttura - abbiamo
osservato che piu' di 20 ragazzi presentano le caratteristiche
tipiche del disturbo e, una percentuale non trascurabile dei
rimanenti ragazzi, manifesta comportamenti potenzialmente a
rischio". Internet, offrendo ai suoi utenti un modo moderno di
comunicare, riesce a creare anche un nuovo sistema sociale, con
una vita parallela alla realta' quotidiana. "La differenza
significativa tra le relazioni intrattenute via internet e quelle
mantenute attraverso qualsiasi altra forma - continua Fagiolini -
e' che nelle prime la comunicazione e' estremamente informale e
le caratteristiche che, solitamente, inibiscono le persone
riguardo a un eventuale contatto sociale vis-ß-vis sono assenti".
Tutto si basa sulla percezione del ricevente e sull'abilita' del
mittente di entrare nell'immaginario altrui, attraverso
caratteristiche che non sono direttamente percepibili ai nostri
sensi. "Vivere una nuova identita' - prosegue il rcercatore -
permette di viaggiare in un mondo fantastico dove tutto sembra
possibile, dall'amicizia ideale al sesso, dallo shopping ai
giochi di ruolo". Quali le caratteristiche del disturbo? "Accesso
ad internet sempre piu' frequente - chiarisce Fagiolini - aumento
del tempo passato sul web e relativi disagi nell'ambito
relazionale e familiare per la mancanza di tempo da dedicare ad
altro, perdita del sonno, stanchezza eccessiva che si ripercuote
su studio e lavoro, alterazioni dell'umore". Il disturbo e'
ancora poco conosciuto, ma la comunita' scientifica sta
concentrando i suoi studi sul fenomeno. "Vogliamo attivare a
Siena veri e propri percorsi di disintossicazione nei quali si
riorganizzi la giornata tipo dell'internet-addicted - conclude
l'esperto - Uno dei pilastri del nostro intervento sara' un
percorso psicoterapico, ma il programma prevedera' anche una
serie di altre attivita' aggiuntive che mirino a tenere queste
persone lontano dal computer per periodi sempre piu' lunghi e a
far riscoprire loro che i piaceri, i rapporti ed i compiti della
vita reale sono piu' faticosi e meno immediati di quelli della
vita virtuale, ma non per questo meno belli, duraturi e
gratificanti".
(Wel/ Dire)