(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 giu. - Carisbo scommette
ancora una volta sulla ricerca sulle leucemie e rilancia la
partnership con l'Ail di Bologna per sostenere un nuovo progetto
del dipartimento di Ematologia e scienze oncologiche "Seragnoli"
del Policlinico Sant'Orsola. Il bersaglio dei ricercatori guidati
da Roberto Lemoli, questa volta, saranno le cellule staminali
tumorali, origine delle leucemie e causa delle recidive:
l'obiettivo per i prossimi due anni e' mettere a punto terapie
capaci di scovarle (si nascondono, infatti, nel midollo osseo) ed
eliminarle (resistono perfino alla chemioterapia), aumentando la
possibilita' di guarigione nei pazienti. "Sono come la 'mamma' di
Alien, distruggerle impedisce ai 'mostri' di riprodursi",
esemplifica il medico.
Al lavoro un gruppo di 7 ricercatori, con due medici e cinque
borsisti ("precari", sottolinea Lemoli), coadiuvato da un'altra
decina di persone del gruppo clinico sulle leucemie acute e dal
gruppo specializzato nei trapianti. Un progetto (per ora in fase
pre-clinica) di questo genere costa, all'incirca, tra i 200.000 e
250.000 euro all'anno e Carisbo contribuisce per una parte della
spesa attorno al 15-20%. Per l'istituto di credito si tratta di
bissare l'esperienza avviata tra il 2008 e il 2009, con il
finanziamento di un altro progetto di ricerca guidato da Lemoli.
Allora si trattava di sperimentare l'utilizzo delle cellule del
sistema immunitario, le cosiddette "natural killer", prelevate da
un familiare per curare pazienti over 65 con diagnosi di leucemia
acuta molto avanzata (e speranze di vita di alcuni mesi). "I
risultati sono stati promettenti", conferma Lemoli. Per 5 dei 13
ammalati 'trattati' non ci sono state ricadute a distanza di 2-3
anni dal trattamento e non ci sono segnali della ricomparsa della
malattia.
"Questo ci da' modo di avviare un protocollo con piu'
pazienti, con l'obiettivo di valutare il potenziale
anti-leucemico di queste terapie", spiega il professore. "Per noi
e' un vanto aver sostenuto questa ricerca e ora interveniamo di
nuovo per non lasciarli nel guado", afferma il direttore generale
di Carisbo, Giusppe Feliziani.
A sottolineare l'eccellenza dell'istituto Seragnoli sono Sante
Tura, professore di Ematologia e presidente dell'Ail, e Michele
Baccarani, responsabile del dipartimento. "Il nostro e' uno dei
primi tre centri in Italia- ricorda Baccarani- con un'attivita'
scientifica che si misura in 80-90 pubblicazioni e un centinaio
di trapianti del midollo all'anno". Il reparto di Ematologia
conta 40 letti e ogni anno cura 600 pazienti, 1.500 in day
hospital, e visita 50.000 persone.
(Wel/ Dire)