(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 giu. - "I dati diffusi da
Federfarma sono l'ennesima prova di una manovra iniqua che si
abbatte sui piccoli centri, la maggior parte dei quali in
montagna. Il 25% delle farmacie in meno nei Comuni fino a 3000
abitanti sono il segno dello smantellamento dei servizi alla
persona nelle aree montane e ad handicap strutturale che si sta
attuando, in spregio al principio di garantire pari opportunita'
sul territorio nazionale sancito dalla nostra Costituzione". Lo
dice il presidente dell'Uncem Enrico Borghi.
In Molise, continua, "sarebbero addirittura il 50% delle
farmacie a chiudere, e tutte nei Comuni sotto i 1000 abitanti:
ancora una volta a farne le spese saranno i cittadini di serie B,
ovvero quelli residenti nei piccoli centri e in particolare la
categoria degli over 65. La sanita' e' un diritto e dovere dello
Stato quello di garantirne l'accesso ai servizi in maniera
capillare".
(Wel/ Dire)