(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 4 giu. - Alla vigilia del
convegno organizzato dall'Aisp-Med (Associazioni italiana
psichiatri) sul superamento della legge 180, l'Unione nazionale
delle associazioni per la salute mentale (Unasam) interviene per
dire che la legge Basaglia non si tocca. Con una lettera aperta
al presidente della Camera, Gianfranco Fini, al ministro della
Sanita', Ferruccio Fazio, al presidente della Commissione Affari
sociali della Camera, Giuseppe Palombo, e a tutti gli altri
componenti della Commissione, la Federazione - che raccoglie
oltre160 associazioni di famigliari su tutto il territorio
italiano - ha espresso la piu' "ferma opposizione" alla proposta
di legge Ciccioli, attualmente in discussione presso la
Commissione Affari sociali della Camera. Di quella proposta di
legge, che vede come primo firmatario appunto l'onorevole Carlo
Ciccioli del Pdl, l'Unasam contesta soprattutto il riferimento al
"trattamento obbligatorio prolungato che oltre ad essere
gravemente dannoso per le persone che vivono l'esperienza della
sofferenza mentale, produrrebbe esclusivamente il trasferimento
di ingenti risorse finanziarie alle cliniche private, sottraendo
risorse fondamentali per il buon funzionamento del servizio
pubblico di salute mentale che invece andrebbe difeso e
rafforzato".
"Consideriamo quindi con preoccupazione - si legge nella
lettera - il tentativo dell'onorevole Ciccioli, e di parte della
Commissione Affari sociali della Camera, di anticipare una
discussione che dovrebbe avvenire all'interno della Commissione
parlamentare, in un convegno dal titolo 'Finalmente al voto in
Parlamento la riforma dell'assistenza psichiatrica. Andare oltre
la 180 nella direzione dei pazienti e delle loro famiglie'". Per
l'Unasam, infatti, il convegno che si terra' a Roma il prossimo 9
giugno "ha tutto il sapore di una risposta politica" alla
manifestazione dell'Unione delle famiglie. Viene inoltre
lamentato il fatto che a "relazionare" siano stati chiamati "non
meglio precisati rappresentanti delle Associazioni di familiari
dei malati psichici e del volontariato per la Salute mentale".
Nello stesso tempo, l'Unasam rende noto di aver chiesto, da
tempo, un'audizione alla Commissione parlamentare, ma "anziche'
doverosamente chiamarci per sentire il nostro punto di vista,
fanno operazioni di propaganda politica. Evidentemente - prosegue
la lettera - la Commissione non e' interessata ad ascoltare la
voce dei familiari perche' ha gia' deciso in che direzione
andare!" Lo scorso 27 maggio - ricorda ancora la lettera -
l'Unasam ha tenuto una manifestazione nazionale che ha visto la
presenza di 550 delegati provenienti dalle varie regioni italiane
in rappresentanza delle oltre 160 associazioni dei familiari
aderenti alla federazione, a cui si e' aggiunto un cospicuo
numero di operatori e direttori di dipartimenti di Salute
mentale, oltre alla Cgil e a una serie di associazioni,
coordinamenti e fondazioni sparsi sul territorio nazionale. E
gia' in quella sede, le famiglie avevano espresso una forte presa
di distanza rispetto al testo della legge in discussione in
Parlamento.
In riferimento al convegno del 9 giugno,l'Unasam scrive
ancora: "Noi stigmatizziamo fortemente tale iniziativa e
invitiamo il presidente della Commissione Affari sociali della
Camera a prendere le distanze da tale vergognosa operazione e
convocarci quanto prima per essere auditi. Invitiamo anche il
ministro Fazio - si legge ancora - a prendere le distanze da
questa operazione non cristallina e ad aprire un tavolo di
confronto ministeriale sulle questioni della Salute mentale,
ripristinando con urgenza la Commissione ministeriale Salute
mentale, come fortemente richiesto nella nostra manifestazione.
Chiediamo inoltre che il ministro Fazio solleciti le regioni al
rispetto delle Linee guida nazionali sulla Salute mentale e sul
Tso approvati dalla Conferenza delle Regioni. Chiediamo a tutti i
componenti della Commissione Affari Sociali della Camera di
vigilare affinche' tutti possano essere auditi. Chiediamo al
presidente della Camera, Gianfranco Fini, una forte vigilanza
affinche' in Parlamento non ci siano colpi di mano su una
questione di estrema importanza che attiene ai diritti e alle
liberta' individuali. Noi non lo permetteremo!".
(Wel/ Dire)