(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 1 giu. - "In due commi, il 16 e
il 17, dell'articolo 9 della manovra di contenimento della spesa,
il governo non lascia spazio a dubbi sul fatto che anche
nell'area delle convenzioni, nel triennio 2010-2012, non ci sara'
nessuna contrattazione, a livello di accordi regionali e
aziendali". È la preoccupazione espressa da Giuseppe Mele,
presidente della Fimp, la Federazione dei pediatri.
La questione, prosegue il leader dei pediatri di famiglia, "ci
lascia molto preoccupati sul futuro della medicina territoriale e
altamente perplessi giacche', quella che a prima vista potrebbe
sembrare una manovra tesa al risparmio rischia di realizzare solo
una previsione di maggior spesa. I pediatri, per cultura, non si
sono mai tirati indietro nei momenti di crisi- ricorda Mele- e in
questo caso sappiamo bene che i sacrifici richiesti toccano tutti
gli italiani, ma non vorremmo che i medici convenzionati
dovessero pagare due volte. Non si deve dimenticare, infatti, che
parte di quelli che sembrano aumenti economici contrattuali che
finiscono in tasca ai medici convenzionati, in realta' sono fondi
destinati alla partecipazione della copertura dei costi di
produzione (strutturali e funzionali) del servizio di assistenza
da parte del Servizio sanitario nazionale". Secondo la Fimp i
costi che questa manovra rischia di riassorbire con il blocco
della contrattazione, in tal modo, colpirebbero oltre misura e
spropositatamente la categoria.
(Wel/ Dire)