IL BILANCIO DELLA REGIONE IN COMMISSIONE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 28 gen. - Da sei anni non
esiste piu' il libretto sanitario: martedi' la Regione
Emilia-Romagna ha tracciato un bilancio dell'abolizione
introdotta con una legge del 2003. A distanza di tempo, si legge
nella relazione, la scelta di privilegiare e rafforzare la
formazione viene confermata pilastro fondamentale nella
prevenzione (rispetto al libretto sanitario), per aumentare le
consapevolezze sulla sicurezza e igiene degli alimenti, educando
a comportamenti corretti. Il trend di malattie trasmesse dagli
alimenti (Mta) e' decrescente e gli episodi continuano a
diminuire. Nel contempo, per il settore alimentare, si rileva
nella relazione, ci sono minori adempimenti: basti pensare che
ora sono richieste meno di 150.000 ore annue rispetto alle
originarie 440.000 (- 67%). Volendo quantificare il risparmio si
parla di 4.700.000 euro.
Per quanto riguarda la sanita' regionale si sono registrati
netti miglioramenti, con riduzioni nei costi del personale che
passa da oltre 3 milioni a meno di 900.000 euro annui (piu' del
70%). Tenendo conto degli altri elementi che incidono sulla spesa
sanitaria, si stima un risparmio annuo superiore a 1.500.000
euro. Infine, per quanto riguarda i corsi di formazione, gli
operatori del settore apprezzano i corsi base per diventare
alimentaristi, ritenuti adeguati e graditi anche da chi li segue.
Emerge comunque la possibilita' di fare un passo in avanti e
dare all'aggiornamento un taglio diverso, legato a una maggiore
specializzazione per omogenee tipologie di aziende alimentari,
facendone un momento di approfondimento in base alle diverse
realta' produttive.
(Wel/ Dire)