PROTESTA CONDAV DAVANTI AL MINISTERO: '3 BIMBI MORTI DI RECENTE'.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 28 gen. - Si e' svolta ieri a
Roma, davanti al ministero della Salute, la protesta organizzata
dal Coordinamento nazionale danneggiati da vaccino (Condav).
L'associazione, nata ufficialmente nel 2001, si occupa della
prevenzione da danni da vaccino e di tutti i casi di persone che
dai vaccini sono stati danneggiati. Condav ha deciso di
manifestare davanti al ministero perche' "e' inapplicata la legge
229/05, una legge che e' stata creata appunto dopo le
dimostrazioni fatte da questo coordinamento", dichiara Nadia
Gatti, presidente nazionale del movimento. L'articolo 1 di questa
legge, che si aggiunge alla precedente legge 210/92 che tutela le
persone danneggiate da vaccinazione o da sangue infetto, prevede
un indennizzo mensile per tutte le persone danneggiate da
vaccino. Le rate di questo indennizzo mensile scadono nel 2010,
ma oltre al fatto che molte non sono state erogate (insieme a
quelle previste dall'articolo 4, che prevedono un indennizzo
precedente all'anno 2005) si sta cercando di prorogare queste
date a scadenza anno 2015.
La rabbia del coordinamento, pero', si e' accentuata dal fatto
che, negli ultimi 3 mesi, sono morti tre bambini danneggiati da
diversi vaccini. "L'ultima aveva 14 anni ed e' morta a dicembre a
causa dei danni provocati da un vaccino trivalente che conteneva
mercurio", racconta all'Agenzia Dire Natasha Tipa', responsabile
Condav per la Regione Lazio. "Mia figlia vaccinata nel 2002 con
l'Hexavach, ritirato nel 2003 per morti sospette in Svizzera-
continua Tipa'- era un normale vaccino ad uso pediatrico contro
difterite, tetano, pertosse, epatite B, ma sulla mia bambina ha
causato un danno celebrale grave sfociato nell'epilessia. La
realta' di queste persone- conclude- e' quasi sconosciuta, come
sono sconosciute le leggi che dovrebbero tutelarci e tutte le
situazioni che viviamo".
Ieri, comunque, alcuni rappresentanti Condav, tra cui il
presidente Nadia Gatti, sono stati alla fine ricevuti dal Capo di
dipartimento del ministero della Salute, Filippo Palumbo, al
quale hanno chiesto il rifinanziamento della legge che eroga i
risarcimenti per il danno subito dai vaccini. "Fino ad ora spiega
Nadia Gatti- e' stato erogato solo il 12,50% di cio' che ci
spetta, e non abbiamo ottenuto gli arretrati. Curare le persone
con danni da vaccino- continua la presidente Condav- e' costoso e
difficile. La maggior parte dei farmaci sono omeopatici e quindi
non soggetti alle normative di esenzione ticket. L'unica cosa che
e' riconosciuta- dice- e' la riabilitazione". Ma oltre a questo
c'e' dell'altro. "La nostra associazione si batte da anni-
prosegue Gatti- affinche' si faccia luce e chiarezza
sull'informazione dei danni collaterali previsti dai vaccini.
Oltre a quelli piu' o meno blandi presenti sui foglietti
illustrativi del farmaco, esistono altre reazioni di cui nessuno
conosce l'esistenza. Ma la cosa piu' grave- sottolinea- e' che
davanti ad una reazione strana e non prevista del soggetto dopo
la vaccinazione, molti medici tendono ad escludere a priori che
sia colpa del vaccino".
E, dulcis in fundo, oltre il danno anche la beffa. La legge
229/05, che appunto prevede il risarcimento per le persone
vittime di danni da vaccino, riconosce il nesso causale del danno
da vaccino, ma questo deve essere segnalato entro i tre anni dal
manifestarsi dell'eventuale sintomo, altrimenti non si ha piu' il
diritto al vitalizio. "Condav- conclude il presidente- da anni si
batte anche per la riapertura dei termini. Dobbiamo segnalare
purtroppo un generale disinteresse alla nostra causa da parte
delle istituzioni".
(Wel/ Dire)