SALUTE. ROMA, UMBERTO I: 15,4% FIGLI IMMIGRATI NATI PREMATURI
MEETING 'SAPIENZA IN PEDIATRIA': 30% NASCITE DA DONNE STRANIERE.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 gen. - "Al Policlinico
Umberto I di Roma negli ultimi dieci anni sono nati circa 17 mila
bambini. Il 22,5% di essi da madri nate in un paese estero. Ora
nell'ospedale romano i nati da donne immigrate superano il 30% e
sono di peso molto basso alla nascita, a maggiore rischio di
prematurita', di malattie e di mortalita' intraospedaliera". È
quanto comunica il Policlinico Umberto I dove si e' svolto il
primo meeting 'Sapienza in Pediatria', organizzato dal
Dipartimento di Pediatria dell'Universita' La Sapienza.
"Le ragioni di questi problemi di salute sono da ricondurre
alle condizioni socioeconomiche svantaggiate delle famiglie e
delle donne immigrate e a vari fattori che ne ostacolano
l'accesso ai servizi sanitari durante la gravidanza- spiega la
nota- Le donne straniere rispetto a quelle italiane, sono
mediamente piu' giovani (29,3 anni contro 32,5 delle italiane) e
quindi teoricamente a minore rischio, ma partoriscono bambini che
presentano piu' frequentemente problemi clinici. Al Policlinico
Umberto I, dove si ha la piu' elevata concentrazione di neonati a
rischio della regione Lazio, negli ultimi dieci anni i nati
pre-termine sono stati significativamente piu' numerosi fra i
figli di donne immigrate, rispetto a quelli delle italiane (15,4%
contro 14%)". "All'incontro- prosegue la nota- era presente la
signora Sandra, di origini nigeriane, che il 26 settembre 2009 ha
partorito David, di 1.100 grammi, al Policlinico Umberto I, dopo
una gestazione di 26 settimane. Il bambino ha avuto gravi
problemi respiratori, ma ora sta bene e pesa 3 chili e quaranta.
Sandra, da 14 anni a Roma, lavora come donna delle pulizie in un
albergo della Capitale".
"I rischi di nascita pre-termine, (prima delle 37 settimane di
gestazione) e di mortalita' perinatale sono ridotti nei paesi con
una forte politica di integrazione- ha affermato il professor
Mario De Curtis, Direttore dell'unita' di Neonatologia e Terapia
Intensiva Neonatale al Policlinico Umberto I- Un miglioramento
dell'assistenza potrebbe aversi facilitando l'accesso ai servizi
sanitari delle donne immigrate in gravidanza e dei loro bambini
nei primi mesi di vita. Una precoce acquisizione della
cittadinanza potrebbe contribuire notevolmente all'integrazione e
anche al successivo sviluppo di questi bambini".
(Wel/ Dire)
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