DROGA. UMBRIA, 18 MORTI PER OVERDOSE NEL 2009, -33% IN UN ANNO
RICERCA DELLA REGIONE: DATO PIÙ BASSO DA 15 ANNI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Perugia, 19 gen. - In calo le morti
per overdose in Umbria. Secondo i dati di una ricerca sulla
mortalita' "droga-correlata" dall'assessorato alle Politiche
sociali e dalla Direzione alla sanita' e servizi sociali della
regione, nel 2009 sono stati registrati 18 casi di morte per
overdose, il dato piu' basso degli ultimi quindici anni, con una
diminuzione del 33 per cento rispetto all'anno precedente e il
dimezzamento del numero di decessi nell'ultimo biennio, che
passano dai 35 del 2007 ai 18 del 2009. "All'interno del
territorio regionale, si registra un andamento eterogeneo nelle
due province: negli anni la mortalita' per overdose e' sempre
stata piu' elevata a Perugia rispetto a Terni, tuttavia proprio a
Perugia si registra una diminuzione significativa (8 casi in meno
rispetto al 2008), mentre il dato di Terni rimane pressoche'
costante con un solo caso in meno. Sono gli uomini a morire di
piu': nel 2009 la percentuale si e' attestata sul 94,4 per cento,
un dato che trova corrispondenza nella maggiore diffusione del
consumo di stupefacenti tra gli uomini piuttosto che tra le
donne. Le fasce di eta' piu' colpite variano negli anni "nel 2009
sono interessate le fasce over 40 (44,4%) e quella tra i 25" e i
29 anni (33,3%). La causa piu' frequente di morte per overdose e'
provocata dall'eroina (77% del totale), mentre non sono stati
segnalati casi di mortalita' per overdose che abbiano avuto come
sostanza primaria la cocaina.
"La diminuzione delle morti per overdose- ha spiegato Damiano
Stufara, assessore regionale alle Politiche sociali- rappresenta
la prima verifica della validita' di un programma di
pianificazione nazionale, svolto in collaborazione con il
Dipartimento Politiche Antidroga, di cui l'Umbria e' capofila e
che ha come scopo la sperimentazione e la valutazione delle
azioni riconducibili alla strategia di riduzione del danno
connesso all'uso di sostanze stupefacenti. Strategia, questa, che
in Umbria e' stata gia' attivata da tempo e che ha come priorita'
assoluta la salvaguardia della vita delle persone a rischio di
overdose".
"La riduzione dei rischi e dei danni- ha precisato Stufara-
puo' essere configurata in termini di intervento di tutela della
salute, individuale e collettiva, e prevede azioni e misure
principalmente finalizzate alla prevenzione delle morti e delle
patologie droga-correlate, ma anche alla prevenzione delle
situazioni nelle quali le fragilita' sociali ed i processi di
stigmatizzazione passati e presenti possano condurre ad esiti
ancor piu' rischiosi ed emarginanti".
Tra le attivita' che rientrano in questa area di intervento vi
sono le unita' di strada, i centri a bassa soglia (drop in) e
tutti i programmi volti al contatto precoce, le misure di
distribuzione e scambio di siringhe, farmaci salvavita, presidi
sanitari, training per l'acquisizione di abilita' preventive e di
primo soccorso, sistemi di allerta precoce riguardo le sostanze
circolanti sul mercato illegale, programmi per la riduzione degli
incidenti correlati all'uso di sostanze psicoattive.
"Fra gli obiettivi del progetto- ha detto Vincenzo Panella,
Direttore della Asl4, a cui e' affidata la gestione operativa
dell'iniziativa- c'e' anche quello di contenere i danni sanitari
legati all'assunzione di sostanze stupefacenti. Svolgeremo una
ricognizione nell'ambito dei Sert per meglio definire l'entita' e
la tipologia delle politiche di riduzione del danno attuate a
livello territoriale. Verra' inoltre condotta un'indagine
epidemiologica sulle principali patologie che interessano i
tossicodipendenti e si sperimentera' l'efficacia degli interventi
fin qui realizzati".
Nella realizzazione del progetto saranno coinvolte le
organizzazioni del privato sociale, in particolare il CNCA,
(Coordinamento Nazionale Comunita' di Accoglienza), che ha
sviluppato una lunga esperienza nel campo, sia a livello
nazionale che regionale. Il progetto, finanziato con 205mila 500
euro, avra' la durata di un anno; durata che potra' essere
prorogata fino a tre anni con ulteriori finanziamenti, anche in
base ai risultati raggiunti nel primo anno di attivita'.
(Wel/ Dire)
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