LA LENTE DELLA PROCURA SU DUE APPALTI E SULL'AREA VASTA ROMAGNA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Forli', 19 gen. - Perquisizioni negli
uffici della sanita' pubblica anche a Forli' e a Cesena, dopo
quelle di giovedi' a Bologna, all'assessorato regionale alla
Sanita'. Venerdi' mattina i carabinieri del reparto operativo
provinciale di Forli'-Cesena hanno proseguito l'acquisizione dei
documenti, una mole di carte che ora dovra' essere analizzata dal
pm Alessandro Mancini, titolare dell'inchiesta. Nel mirino degli
inquirenti ci sarebbero, a quanto pare, due appalti del 2007 (di
un importo complessivo di 55 milioni di euro) per la fornitura di
attrezzature e servizi al nuovo laboratorio unificato di area
vasta di Pievesestina (Cesena), la struttura ben visibile dal
casello dell'A-14 di Cesena Nord di cui le Ausl di Forli',
Cesena, Ravenna e Rimini si servono per eseguire le analisi.
Secondo quanto filtra dagli inquirenti, l'indagine procedeva
sotterranea gia' da qualche tempo, ma a dare una forte accelerata
e' stata l'improvvisa notizia della voragine nei conti dell'Ausl
di Forli'.
Come faceva l'azienda sanitaria forlivese a impegnarsi in
consistenti commesse nella struttura esternalizzata di
Pievesestina, se non aveva risorse per mandare avanti la normale
attivita' dell'ospedale? Sarebbe questa la domanda che puntella i
sospetti. Sui due appalti, in particolare, sono adombrate varie
irregolarita' racchiuse sotto il generico capo di accusa di
'abuso d'ufficio'. In Regione, a Bologna, i carabinieri avrebbero
acquisito, in particolare, una relazione ispettiva sui conti
dell'Ausl di Forli' in cui un capitolo sarebbe proprio dedicato
ai rapporti economici col polo unificato cesenate. Ma l'indagine,
dopo le acquisizioni documentali, potrebbe "esplodere" in diverse
direzioni. Tra le carte in mano alla Procura, infatti, ci sono
gia' i bilanci 2008 dell'Ausl, quelli in cui e' stata
individuata, a detta dell'assessorato stesso, una "ripetuta
mancanza di rispetto delle regole di corretta registrazione
contabile". Tocchera' ora agli esperti della Procura della
Repubblica verificare se il mancato rispetto della buona
amministrazione contabile abbia risvolti penali per i pubblici
ufficiali che stilarono il documento. E tocchera' sempre alla
Procura verificare se effettivamente, camuffate nel caos
contabile dell'Ausl di Forli', non ci siano state appropriazioni
personali o vere e proprie ruberie.
Ma anche un secondo filone si apre come plausibile: essendo la
struttura di Pievesestina di pertinenza di area vasta, l'indagine
potrebbe ramificarsi anche nelle Ausl di Cesena, Ravenna e
Rimini. Lo confermerebbe il fatto che i due dirigenti indagati
non appartengono solo alle aziende sanitarie di Forli' e Cesena.
In ogni caso, il numero degli iscritti al registro degli indagati
sarebbe destinato a salire rapidamente e, dopo la fase della
verifica delle carte, potrebbero partire diverse richieste di
interrogatori di persone informate sui fatti, fino ai vertici
politici della sanita' pubblica.
(Wel/ Dire)