HAITI. 1,8 MILIONI I BIMBI COINVOLTI, APPELLO AL MONDO
MOLTI SOPRAVVISSUTI AI GENITORI, UNICEF E ONG: "ACCOGLIETELI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 19 gen. - Secondo le stime del
governo di Haiti, sono circa 1,8 milioni i bambini coinvolti nel
terremoto che martedi' scorso ha colpito l'isola caraibica,
spazzando via la capitale Port-au-Prince. Di questi, numerosi
sono sopravvissuti ai loro genitori. Il sisma, di grado 7 della
scala Richter, ha colpito la provincia Ovest, causando almeno
100.000 morti, cifra questa ancora assolutamente approssimativa.
A una settimana dal sisma, le equipe di Medici senza frontiere
impiegate ad Haiti hanno curato circa 2 mila pazienti, ma sono
ancora migliaia le persone che hanno bisogno di assistenza. Si
continua a scavare tra le macerie, nella speranza di ritrovare
altri superstiti, ma la situazione ad Haiti, specialmente per i
bambini, e' drammatica. Manca ogni bene di prima necessita', e le
organizzazioni umanitarie sono riuscite a raggiungere il posto
per portare i primi aiuti. L'Unicef, alla quale e' stato dato
incarico di coordinare tutte le attivita' umanitarie (agenzie ONU
e principali ONG) nei settori dell'acqua e dell'igiene, e
presente nell'isola caraibica con una sede operativa permanente
per tre quarti composta da operatori locali, ha immediatamente
mobilitato tutte le risorse umane e logistiche disponibili nel
paese e nella confinante Repubblica Dominicana. Per questi
bambini, e anche attraverso un video messaggio di Francesco Totti
(Ambasciatore dell'Unicef), l'organizzazione invita tutti a dare
il proprio contributo per aiutare i bambini che sono rimasti soli.
Save the Children nella giornata di domenica ha consegnato
all'ospedale, e annesso orfanotrofio, de l'Espoir di
Port-au-Prince, 20 container di kit igienici con sapone,
asciugamani, pannolini, shampoo, disinfettante, spazzolini da
denti, gel, clorina, acqua e cibo preconfezionato, che permettano
non solo la sopravvivenza di migliaia di bambini e famiglie, ma
impediscano il sopraggiungere di malattie che possono diventare
fatali, per i bambini, come la diarrea. E Dixie Bickel, direttore
di uno dei piu' grandi orfanotrofi di Haiti, il God's Littlest
Angels (Piccoli angioletti di Dio), lancia un appello disperato:
"I governi stranieri devono accettare urgentemente gli orfani
haitiani come misura umanitaria in seguito al terremoto",
riferendosi ai bimbi che sono gia' stati adottati, ma che si
trovano ancora nell'isola caraibica, in attesa di passare
attraverso un lungo processo di approvazione da parte del governo
locale, il quale puo' richiedere da sei mesi a due anni. Inoltre,
la direttrice ha dichiarato che molti documenti riguardanti le
adozioni erano conservati all'interno del Palazzo di Giustizia,
crollato in seguito al sisma, e che l'avvocato che seguiva tutti
i casi di adozione e' morto in seguito al crollo del tribunale.
E per non abbandonare la popolazione caraibica devastata da
quello che e' stato definito il piu' grande sisma degli ultimi
200 anni in questo territorio, e' stato fissato un vertice dei
Paesi del mondo che si stanno impegnando a portare soccorso e
aiuti alla disastrosa situazione di Haiti. L'incontro si terra' a
Montreal, in Canada, il prossimo 25 gennaio per coordinare meglio
le strategie di intervento. Hanno gia' confermato la presenza il
primo ministro di Haiti, Jean-Max Bellerive, ed il segretario di
Stato americano, Hillary Clinton. Come sempre accade nelle grandi
tragedie del genere umano, la vita riesce ad imporsi nei modi
piu' impensati. Una donna haitiana, ferita gravemente, ha
partorito un maschietto su un battello della 'Coast Guard USA'
che la trasportava sulla portaerei 'Vinson' messa a disposizione
da Obama per curare haitiani in gravi condizioni. La Vinson,
infatti, e' attrezzata di tutte le strutture sanitarie e ha tre
sale operatorie. Il bambino sta bene e la donna, in questo
momento, e' gia' sotto le cure dei medici statunitensi.
(Wel/ Dire)
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