(DIRE - Notiziario Sanita') Forli', 14 gen. - Nessun taglio in
vista per gli ospedali secondari, i presidi sanitari nei piccoli
Comuni e per i reparti ospedalieri. "Non ci penso neanche",
spiega netta la nuova direttrice dell'Ausl di Forli' Licia
Petropulacos. Il giorno dopo l'annuncio del maxi-buco della
sanita' forlivese di 34 milioni di euro, scoperto nelle ultime
settimane, le preoccupazioni sono tutte per il mantenimento dei
servizi sanitari. Petropulacos parla di "razionalizzazioni", ma
rassicura che si trattera' in gran parte di novita' che non
ricadranno sui cittadini. Diversi i capitoli da toccare: la spesa
farmaceutica, che a Forli' e' del 10% superiore alla media
regionale e quella per diagnostica e visite specialistiche, che
supera del 6,5% il dato medio. "Fare un grande uso di medicinali
o di visite specialistiche non necessariamente e' un bene per i
cittadini, se i servizi vengono usati in modo non appropriato",
commenta.
Sui servizi socio-sanitari che l'Ausl si trova a gestire in
prima persona, poi, bisognera' verificare se "in queste aree di
confine l'onere e' correttamente ripartito", spiega Petropulacos.
E poi l'Irst, che "non e' assolutamente l'unico problema, visto
che continuo a sentire questo discorso", sempre la direttrice
generale. Per affrontare tutti questi nodi arriveranno in
pochissimo tempo "gruppi composti da professionisti per
verificare ogni margine di intervento", continua. L'obiettivo,
spiega Petropulacos, e' rimettere in carreggiata i conti
dell'Ausl, "responsabilizzarci", anche se, conferma, "la Regione
dovra' darci una gran mano". In ogni caso, conclude la
direttrice, "Forli' non ha nulla di meno rispetto alle altre
Ausl, ha lo stesso livello di finanziamento dalla Regione, se non
di piu'".
(Wel/ Dire)