(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 gen. - Ogni anno in Italia
vengono diagnosticati circa 35.000 nuovi casi di neoplasie
colon-rettali. Solo nel Lazio, si registrano circa 2.000 nuovi
casi annui. Dai 40 anni in poi, si assiste ad un aumento di
incidenza di questa neoplasia che raggiunge il suo picco nei
soggetti sopra i 60 anni, senza differenze di sesso. Nella
maggior parte dei casi, la diagnosi e' tardiva poiche' vi sono
pochi sintomi. Per questo motivo, stamani il presidente della
commissione Sanita' del Consiglio regionale del Lazio, Luigi
Canali, ha promosso la presentazione dei risultati della campagna
promossa dall'Amoc (Associazione Malati Oncologici Colon retto
Onlus), illustrati nel corso di una conferenza stampa.
Una campagna volta a sensibilizzare soprattutto gli ultra
40enni sul tema della prevenzione, che, nello specifico, si
traduce in un semplice esame: la colonscopia. Per aumentare il
grado di informazione su questa neoplasia, e' stato attivato un
sito internet (www.amoc.it) che ha gia' ricevuto circa 10 mila
contatti nelle sole festivita' natalizie, anche grazie al
servizio gratuito 'L'esperto risponde', che mette in contatto via
email cittadino e oncologi di fama mondiale. Disponibile anche un
numero telefonico dedicato (06/53662060). Inoltre, su 500 autobus
dell'Atac e nelle stazioni della metropolitana di Roma sono stati
affissi appositi poster sull'iniziativa.
"Siamo orgogliosi che il nuovo Piano sanitario regionale abbia
puntato tantissimo sulla prevenzione e sul territorio, sia per
ragioni prettamente cliniche che per contenere la spesa- ha
spiegato Canali- basta vincere alcune resistenze psicologiche e
culturali e sottoporsi metodicamente a semplici esami, per
evitare futuri disagi. Per questo, l'azione dell'Amoc e'
particolarmente benemerita e la Regione si impegnera'
concretamente a sostenere le prossime campagne di informazione,
favorendo la diffusione dei messaggi anche in tutte le province
del Lazio".
Presente alla conferenza, la presidente Amoc, Roberta Letizia,
e il dirigente medico dell'Istituto Regina Elena di Roma, Carlo
Garufi. Proprio a partire dal Regina Elena, i volontari dell'Amoc
hanno iniziato ad operare perseguendo come finalita' principali
la prevenzione, l'informazione e il supporto morale a favore dei
pazienti colpiti da tumore del colon-retto e dei loro familiari.
(Wel/ Dire)