(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 14 gen. - La Cisl Fp di Roma
denuncia la "gravissima situazione in cui versa il sistema
sanitario laziale che ormai ha completamente abbandonato sia gli
utenti che i lavoratori. E' completammente fuori controllo da
parte della Regione Lazio la funzione di controllo che deve
esercitare nei confonti degli imprenditori della sanita' privata
che continuano a minacciare licenziamenti". E' quanto afferma in
una nota Mauro Giuliattini, reggente della Cisl Funzione Pubblica
di Roma.
In particolare, continua la nota, "si prevedono in questo
determinante comparto per il soddisfacimento dei bisogni sanitari
dei cittadini romani, licenziamenti per oltre 3.000 unita' di
personale addetto ai servizi assistenziali (Fondazione Santa
Lucia 241 unita', Gruppo Tosinvest 401 unita', Valle Fiorita
Presidio San Filippo Neri 25 unita', Consorzio Ri.Rei 193 unita',
queste le strutture piu' rappresentative) che di conseguenza si
tradurranno in un taglio netto di prestazioni sanitarie primarie
per gli utenti".
A questo "disastro sociale perpetrato da una Regione assente
dal punto di vista istituzionale", si aggiunge l'ulteriore
recente provvedimento che, continua Giuliattini, "ha di fatto
congelato il processo di stabilizzazione del personale precario
della Regione Lazio che coinvolge oltre 2.500 lavoratori e che e'
il frutto anche di un lungo percorso di concertazione con le
organizzazioni sindacali".
Sulla base di cio', l'appello che rivolge la Cisl nei
confronti di tutte le forze politiche "e' quello di assumersi le
responsabilita' degli atti che vengono assunti nei confronti
della cittadinaza per le ripercussioni di tipo sociale che i
provvedimenti sopraindicati comporteranno in termini di servizi
alle persone e alle famiglie dei lavoratori interessate dai
licenziamenti". E per fare cio' verranno attivate immediatamente
"tutte le azioni necessarie ad impedire tali ripecussioni nei
confronti dei lavoratori e dell'utenza".
(Wel/ Dire)