SANITÀ. FONDO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE, SACCONI: DISPONIBILE
"EVITIAMO RITARDI", MA POI "BISOGNA RIVEDERE IL TEMA".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 25 feb. - "Piena
disponibilita'" del ministero del Lavoro e delle Politiche
sociali per "evitare che si produca un ritardo nell'erogazione
delle risorse previste dal Fondo nazionale per le non
autosufficienze nel 2010, pari a 400 milioni". Ma con un monito
preciso: l'utilizzo delle risorse cosi' non va. Maurizio Sacconi
risponde a Vasco Errani, presidente della Conferenza delle
Regioni, che nei giorni scorsi aveva messo nero su bianco i suoi
timori per il ritardo del fondo in una lettera inviata allo
stesso ministro. Secondo Sacconi e' "necessario accelerare i
tempi del confronto tecnico e politico" e "affrontare il tema di
un piu' efficace utilizzo delle risorse afferenti al Fondo, pure
riconfermando - data la situazione - i criteri di riparto delle
risorse tra le Regioni e le Province autonome gia' utilizzati nel
triennio 2007-09".
Sacconi evidenzia i punti critici: Sulla base delle risultanze
del monitoraggio finora effettuato sull'utilizzo del Fondo "e'
abbastanza evidente una forte disomogeneita' tra le diverse
realta' regionali e, pur non mancando esempi virtuosi, gli
interventi previsti sono stati immaginati, in molti casi,
prescindendo da una logica di integrazione socio-sanitaria".
D'altra parte, rimprovera il ministro, "e' ampiamente dimostrato
il ritardo di alcune Regioni, in particolare del Mezzogiorno,
nell'offerta di assistenza extra-ospedaliera: dalle risultanze
del Sistema informativo sanitario si evidenzia, ad esempio, come
l'assistenza residenziale per gli anziani sia a livelli di
eterogeneita' tra le regioni tali da registrarsi oltre 2.000
posti ogni 10 mila anziani in Lombardia, Veneto, Friuli Venezia
Giulia e Province di Trento e Bolzano da un lato e meno di 100
posti nelle grandi regioni del Mezzogiorno - Campania, Puglia e
Sicilia - dall'altro".
In queste condizioni "di estrema differenziazione dell'offerta-
fa notare Sacconi- e' difficile immaginare che investimenti non
sistemici su alcuni aspetti previsti dalla precedente intesa"
possano "produrre risultati". Il "supporto alle famiglie delle
persone non autosufficienti, inoltre, si e' frequentemente
limitato a erogazioni monetarie variamente denominate, in questo
modo fornendo risposte di breve periodo al loro bisogno, laddove
le risorse del Fondo avrebbero potuto costituire un volano per
migliorare l'organizzazione dei servizi in un'ottica di crescita
strutturale dell'offerta".
Peraltro, "il monitoraggio finora condotto sulle azioni del Fondo
ha messo in evidenza una strutturale difficolta' nella
rendicontazione analitica sugli interventi predisposti, rendendo
necessario lo sviluppo di un sistema informativo". Per Sacconi la
nuova intesa deve "includere forme e modalita' di monitoraggio
della spesa e di erogazione strettamente connesse, a cominciare
dalla fase di programmazione degli interventi - di cui va
valutata la coerenza con gli obiettivi generali - e in
prospettiva prevedendo la concessione di risorse finanziarie
-almeno per una minima parte - subordinatamente al
raggiungimento degli obiettivi prefissati".
Secondo il ministro, poi, le risorse nazionali devono essere
"anche occasione per lo sviluppo di innovazione e sperimentazione
nel campo delle politiche in favore delle persone non
autosufficienti, al fine di evitare fenomeni purtroppo ancora
frequenti di istituzionalizzazione, o per promuovere interventi
in aree che rischiano di non avere l'attenzione necessaria come
nel caso del supporto alle famiglie delle persone in stato
vegetativo o in condizione di disabilita' estrema oppure per
innovare e rafforzare l'intervento all'insorgere di patologie
quali l'Alzheimer".
"E' sulla base di queste considerazioni- avverte Sacconi- che
siamo pronti a discutere una proposta di riparto delle risorse
del Fondo 2010 che, mantenendo gli stessi criteri del triennio
precedente, modifica pero' gli utilizzi nella speranza che ci sia
una condivisione da parte delle Regioni e Province autonome e si
possa raggiungere una rapida intesa in sede di Conferenza
Unificata".
Sacconi richiama infine "l'attenzione delle Regioni sulla
designazione del 2010 quale Anno Europeo della lotta alla
poverta' ed esclusione sociale. Questa priorita' della Unione
Europea e' richiamata al fine di proporre alle Regioni che le
risorse ripartite col Fondo in questa annualita' siano per quanto
possibile destinate agli interventi di chi vive condizioni di
maggiore deprivazione ed esclusione, in particolare nelle aree
quindi della poverta' estrema, dell'inclusione sociale degli
immigrati, dell'accoglienza dei minori fuori della famiglia di
origine, inclusi i minori stranieri non accompagnati, favorendo
forme di supporto inclusive quali l'affidamento familiare".
(Wel/ Dire)
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