SANITÀ. SMI: DISATTENZIONE AI PROBLEMI, SARÀ SCIOPERO
CALÌ: "NIENTE INVESTIMENTI SU TERRITORIO, STANZIAMENTI TAGLIATI".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 feb. - Dura presa di
posizione del Sindacato dei medici italiani (Smi) sulla
trattativa per il rinnovo delle convenzioni di medicina generale,
l'accordo collettivo nazionale - Acn - dei medici di famiglia, di
continuita' assistenziale, del 118 e dei servizi sul territorio.
Nella nota diffusa, lo Smi ha confermato "ferma contrarieta'
alle proposte presentate dalla Sisac, indetto lo stato di
agitazione e ha verificato la disponibilita' ad una iniziativa
comune intersindacale- si legge- Avviate le procedure per una
giornata di sciopero nazionale della categoria. Uno stop di 24
ore di oltre 65mila medici di medicina generale e del
territorio".
Per Salvo Cali', segretario nazionale Smi, il documento della
controparte pubblica dimostra la volontaria "disattenzione" del
Governo e delle Regioni ai problemi della sanita' del territorio
e alla riorganizzazione delle cure primarie: "Non sono previsti
investimenti adeguati sul territorio- denuncia- e si fanno pure
dei giochi prestigio: si impegnano, infatti, per questo settore
le gia' scarse risorse, prima destinate ai medici. Non solo: da
un lato un taglio di stanziamenti e dall'altro un ulteriore
stimolo alla 'deregulation' attuata in questi anni dalle Regioni
con la previsione di stornare l'1,2% di incrementi alla
trattative decentrate e di mantenere solo il 2% a quelle
nazionali".
"Non c'e' traccia inoltre- continua Cali'- dello 0,8% gia'
riconosciuto a livello regionale per i medici dirigenti e per il
comparto. Un'ulteriore osservazione: se non si completano le
trattative decentrate in un tempo stabilito, perche' si prevede
un sistema sanzionatorio per i medici e non per le Regioni?
Infine, scompare ogni investimento sull'innovazione tecnologica e
si elimina l'indennita' informatica: altro che incentivo alla
trasmissione online di dati, delle ricette e delle
certificazioni".
Per Maria Paola Volponi, responsabile nazionale del settore e
componente della delegazione trattante, sottolinea: "È
inaccettabile che la piattaforma Sisac non accenni alle figure
mediche a rapporto orario (continuita' assistenziale, emergenza
territoriale, medicina dei servizi), alla loro collocazione
all'interno dei progetti di 'riorganizzazione', alla tutela della
pari dignita' con tutti gli attori della sanita' territoriale-
dice- E', inoltre, immediatamente necessaria la verifica delle
incongruenze normative presenti nell'articolato affinche' si
introducano diritti gia' acquisiti da tutti i lavoratori
italiani: l'astensione retribuita dal lavoro per maternita',
adozione, paternita', malattia (con ristoro adeguato ai compensi)
per tutti i convenzionati; le ferie (per i rapporti orari), il
riconoscimento dell'anzianita' di servizio nei periodi sopra
esposti, la possibilita' di accedere alle facilitazioni della
legge 104 per tutti i convenzionati".
(Wel/ Dire)
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