DECISIONE DEL TRIBUNALE DI AVEZZANO, PRIMO CASO IN ITALIA.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 11 feb. - Per la prima volta in
Italia a un malato di sclerosi multipla viene concessa la
somministrazione gratuita di un farmaco a base di cannabis.
Succede ad Avezzano dove il tribunale ha dato ragione ad un
malato inuno stata avanzato della malattia che aveva chiesto di
essere curato con il farmaco che deve essere acquistato fuori
dall'Italia. Il giudice, Elisabetta Pierazzi, si e' infatti
pronunciato in un procedimento cautelare e urgente promosso da un
malato, affermando il diritto alla somministrazione gratuita di
cannabinoidi al malato in questione, in rispetto dell'articolo 32
della Costituzione (che afferma il diritto del cittadino alla
salute). L'ordinanza considera, infatti, questo diritto
prevalente rispetto a norme a fondamento etico che pure di fatto
ne limitano l'efficacia.
Secondo quanto riportato oggi dalla pagina on-line de "Il
centro", il malato ha ottenuto un pronunciamento favorevole
perche' in condizioni di particolare indigenza e perche' il
farmaco si e' dimostrato l'unico mezzo per alleviarne le sue
sofferenze. A spingere inoltre il giudice ad accogliere la
procedura di urgenzaper ottenere il farmaco anche il fatto che
sussisterebbe il cosiddetto periculum in mora. Cioe' il rischio
di un pregiudizio imminente e irreparabile alla salute del
paziente perche' le condizioni del ricorrente potrebbero essere
pregiudicate dal tempo che occorre per instaurare un giudizio
ordinario (piu' lungo e complesso), in considerazione della
gravita' della patologia diagnosticata e della sua progressiva
evoluzione in senso peggiorativa.
Il pericolo di una danno grave e irreparabile consiste,
secondo il giudice, anche nel fatto che la spesa necessaria per
l'acquisto degli unici medicinali efficaci, anche in relazione
alla cronicita' della patologia, potrebbe compromettere la
possibilita' di soddisfare con il proprio reddito le altre minime
esigenze di vita del malato: insomma il farmaco in questione
costerebbe troppo rispetto al reddito della persona che ha
presentato il ricorso.
(Wel/ Dire)