FAVORIVANO SEMPRE LE STESSE DITTE PER L'ACQUISTO DI MEDICINALI.
(DIRE - Notiziario Sanita') Napoli, 2 feb. - Bastava una "lettera
di esclusivita'": i primari attestavano che un medicinale fornito
da una certa ditta, per i suoi requisiti, e' indispensabile al
reparto e questo poteva essere acquistato in deroga alle
procedure ordinarie per gli appalti. Cosi' una dozzina di primari
di altrettanti ospedali napoletani aggiravano i normali iter di
appalto per le forniture ospedaliere favorendo sempre le stesse
ditte. E' ancora scandalo sanita' a Napoli. L'inchiesta, delegata
alla Guardia di Finanza, ha portato al sequesto di documenti gia'
in quattro ospedali: Vecchio Pellegrini, Loreto Crispi, San
Giovanni Bosco e Incurabili; perquisite anche le abitazioni dei
rispettivi primari: Antonio Macarone Palmieri, Carlo Iazzetta,
Ottorino Esposito e Silvio De Querquis e gli uffici
amministrativi dell'Asl Napoli 1. L'ipotesi di reato su cui
lavora la Procura (l'inchiesta e' del pm Graziella Arlomede,
della sezione reati contro la pubblica amministrazione) e'
associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla
turbativa d'asta.
Le aziende avvantaggiate sarebbero riconducibili alla stessa
persona: Medicom e Scognamiglio sas, di Elio Scognamiglio, che
forniscono tutto l'occorrente per interventi chirurgici,
accertamenti diagnostici e terapie.
(Pic/ Dire)