ITALIA PRIMO PAESE AL MONDO A RECEPIRE INDICAZIONI ONU E OMS.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 dic. - Il "Manifesto dei
diritti del bambino nato prematuro", assegna all'Italia, il ruolo
di Paese guida a livello mondiale nella predisposizione di una
roadmap codificata e di misure concrete per affrontare il
problema della prematurita', un problema globale che riguarda,
attualmente, circa 13 milioni di bambini ogni anno in tutto il
mondo, 500.000 soltanto in Europa.
Ed e' attraverso la "Carta dei diritti del bambino nato
prematuro", cuore pulsante del Manifesto, che si vuole affermare
il diritto prioritario del bambino il quale "deve, per diritto
positivo, essere considerato una persona" (art.1) e deve poter
"nascere nell'ambito di un sistema assistenziale che garantisca
loro sicurezza e benessere, in particolare, nelle condizioni che
configurino rischio di gravidanza/parto/nascita pretermine, di
sofferenza feto-neonatale e/o di malformazioni ad esordio
postnatale" (art.2).
Il documento rappresenta il risultato dell'impegno profuso in
questi mesi dal primo Advisory Board composto da neonatologi,
ginecologi, esperti internazionali, Oms (Organizzazione mondiale
della sanita') e genitori e creato per contribuire alla
definizione di proposte destinate ad essere condivise con le
istituzioni, le quali dovranno tradurle in strumenti legislativi
a tutela delle famiglie colpite dalla prematurita'. Un obiettivo
reso possibile grazie all'iniziativa dell'associazione Vivere
Onlus, associazione di coordinamento nazionale delle associazioni
per la neonatologia con il patrocinio del Senato della
Repubblica, dell'associazione parlamentare per la difesa e la
tutela del diritto alla prevenzione, di Save the children Italia,
della Sin (Societa' Italiana di neonatologia), della Sigo
(Societa' Italiana di ginecologia ostetricia) e con il supporto
incondizionato di Abbott, azienda globale impegnata nello
sviluppo di nuovi farmaci e nell'introduzione di tecnologie
all'avanguardia nel settore della salute.
(Wel/ Dire)