FAZIO: "UN SISTEMA CAPACE DI RISPONDERE ALLE ASPETTATIVE"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 dic. - Quali sono le
aspettative, le opinioni e le valutazioni della popolazione
italiana in merito alla sanita'? Nella maggior parte dei casi si
tratta di una relazione positiva e il sistema dell'offerta
sanitaria italiana si dimostra capace di rispondere ampiamente
alle aspettative dei cittadini. E' quanto emerso dalla
presentazione del quinto volume della collana "Quaderni del
ministero della Salute", presentato a Roma nella sede del
ministero di viale Ribotta, durante il convegno "Cittadini e
salute. La soddisfazione degli italiani per la sanita'".
La pubblicazione, dedicata alla ricerca condotta della Fondazione
Censis su incarico del ministero della Salute, fornisce gli
elementi necessari per mettere a fuoco aspettative e opinioni
degli italiani sulla sanita'. Nel dettaglio il medico di medicina
generale (per il 92% di qualita' buona o comunque sufficiente,
inadeguata solo per l8%) continua a rappresentare un elemento
cardine del sistema di offerta e un referente di prossimita' nel
quale gli utenti ripongono grande fiducia. Positive anche le
opinioni sui pediatri di libera scelta (promossi dal 90%).
Seguono laboratori di analisi (84%), ambulatori e consultori
pubblici (84%), ospedali e pronto soccorso (81%), strutture di
riabilitazione pubbliche (73%) e assistenza domiciliare (72%).
Giudizio positivo anche per le farmacie, i cui servizi sono di
buona qualita' per il 62% degli italiani, sufficienti per il 35%,
mediocri o scarsi solo per il 2%. A fronte, dunque, di una
generale soddisfazione l'indagine evidenzia il permanere di
sacche di problematicita' circa il rapporto dei cittadini con i
servizi di cure primarie, con i tempi di attesa, con i ricoveri
ospedalieri, con i servizi di diagnostica ambulatoriale e con
l'associazionismo.
Relativamente al territorio, poi, il sistema di offerta appare
ancora disomogeneo, a svantaggio delle Regioni meridionali,
soprattutto con riferimento a ospedali e pronto soccorso (in
questo caso il giudizio negativo supera il 26% contro una media
nazionale del 19%), assistenza domiciliare (scarsa per il 34% a
fronte del 28% registrato a livello nazionale) e strutture di
riabilitazione (34% contro 27%).
Nel volume presentato si espone anche un progetto per la
creazione di un "Osservatorio nazionale sulla qualita' percepita
dei servizi esistenziali", basato sulla rilevazione costante e
standardizzata dei dati a livello regionale e sull'analisi e
valutazione dei risultati. L'indagine contempla, in ultimo, anche
due argomenti particolarmente attuali: l'errore medico e i casi
di mala sanita'. Dall'indagine emerge che gli italiani ritengono
che le inefficienze della sanita' siano soprattutto imputabili a
livello amministrativo e politico, attribuendo al decisore la
maggior parte della quota di responsabilita'.
Seguono la scarsita' di risorse finanziarie, l'incapacita' dei
dirigenti delle strutture e dei servizi nel fornire e
supervisionare la puntale erogazione dei servizi, la scarsa
disponibilita' al miglioramento da parte della classe medica e,
infine, la negligenza delle figure professionali non mediche. E
in merito all'indagine il ministro della Salute, Ferruccio Fazio
commenta: "Ne e' emerso, nella maggior parte dei casi, una
valutazione positiva da parte dei cittadini, il sistema
dell'offerta sanitaria italiana si dimostra capace di rispondere
ampiamente alle loro aspettative".
(Wel/ Dire)