"DAY HOSPITAL CONTRO PRESCRIZIONI CONSIGLIO SUPERIORE SANITÀ"
(DIRE- Notiziario Sanita') Bologna, 6 dic. - Il ministero della
Salute analizzera' i primi dati sulla Ru486, e in base a queste
verifiche potrebbe anche comunicare all'Unione europea che la
pillola abortiva non e' compatibile con la legge italiana. Lo
dice il sottosegretario alla Saluta, Eugenia Roccella, oggi a
Bologna all'Istituto Veritatis Splendor. La pillola abortiva,
dice coi cronisti, e' in contraddizione con la legge 194 "se
viene utilizzata male, come purtroppo accade in Emilia-Romagna,
dove e' consentito il day hospital". Il Consiglio superiore di
sanita', precisa il sottosegretario, "che e' la massima autorita'
sanitaria in Italia, per ben tre volte", quindi con composizioni
diverse, "ha sempre dato sulla pillola abortiva lo stesso
parere". Ovvero, aggiunge, "che c'e' uguale percentuale di
rischio tra aborto tradizionale e aborto chimico solo se tutto
l'itinerario abortivo nei primi tre giorni viene espletato in una
struttura ospedaliera". Questa vale anche "a lume di buon senso.
E' chiaro- spiega ancora Roccella- che se ci sono problemi,
complicanze, emorragie possibili, un conto" e' affrontare
l'aborto chimico "in ospedale, con un medico a disposizione e una
struttura adeguata, un conto e' tornare a casa e dover gestire da
sola eventuali complicanze e rischi".
La maggioranza delle Regioni ha seguito il parere del
Consiglio superiore della sanita', ma "alcune Regioni, fra cui
purtroppo l'Emilia-Romagna, hanno invece deciso di disattendere
questo orientamento" optando per il day hospital.
(Wel/ Dire)