IL CONGRESSO SIO -LAZIO PER AFFRONTARE UN "PROBLEMA SOCIALE"
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 dic. - "L'obesita' e' un
problema sociale. E' un problema per chi ne soffre ed e' un
problema per la societa', perche' l'obeso e' a tutti gli effetti
un disabile". Giovanni Spera, professore Ordinario di medicina
interna presso il Dipartimento di medicina Sperimentale
dell'Universita' "La Sapienza" di Roma e presidente per il Lazio
della Societa' italiana dell'obesita' (Sio) , presenta cosi' il
4^ Congresso Sio - Lazio, "Emergenza obesita'", che si terra' a
Viterbo il 10 dicembre prossimo. "L'obeso - prosegue Spera - non
e' semplicemente chi mangia tanto. Esistono dei meccanismi che
regolano il metabolismo e l'alimentazione e che, se conosciuti,
potrebbero aiutare ad affrontare questo problema". Tra gli
attuali strumenti a disposizione delle persone obese per
combattere il proprio stato, secondo l'esperto " i farmaci che
riducono la fame non sono realmente efficaci e a volte
interferiscono con altri medicinali". Per quello che riguarda la
chirurgia bariatrica, invece, Spera riconosce la validita' del
metodo, ma "non e' la soluzione -dice - anche se oggi in questo
campo si sono fatti passi da gigante, rimane una terapia per le
patologie piu' gravi". La linea portata avanti dal presidente Sio
- Lazio, dunque, si riferisce "all'importanza che hanno gli studi
scientifici per individuare i meccanismi alla base del fabbisogno
energetico". E proprio sulla base di cio', durante il congresso,
il professor Saverio Cinti, Ordinario di anatomia presso
l'Universita' Politecnica delle Marche - Ancona e past president
della Sio nazionale, terra' una lectio magistralis sulle 'Basi
scientifiche per un laboratorio di medicina traslazionale
sull'organo adiposo'. "Se studiato e conosciuto - anticipa Spera
- forse puo' aiutare a capire il meccanismo dell'obesita'".
Infine, durante il congresso uno spazio rilevante sara' dedicato
alla componete psicologica dell'obesita', che Spera giudica "un
dibattito aperto". La componente psicologica e' importante,
aggiunge, "gli 'abbuffatori' ad esempio sono una parte di obesi
con profilo solo psichiatrico".
(Wel/ Dire)