(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 dic. - La vivibilita' e
l'interazione sociale del malato oncologico sono alcuni degli
importanti temi affrontati nel corso della sesta edizione delle
"Giornate oncologiche dei Castelli Romani", convegno svoltosi nei
giorni scorsi a Frascati alle Scuderie Aldobrandini e promosso
dalla onlus Adimo (Associazione per la tutela dei diritti dei
malati oncologici) presieduta dal professor Francesco Cammareri.
Durante l'appuntamento si e' evidenziata l'importanza di
restituire centralita' in campo sanitario ai bisogni
dell'individuo, sopratutto quando si tratta di un malato
oncologico, puntando l'attenzione oltre che sulla ricerca in
questo campo e sulle conseguenti terapie, che devono essere nelle
peggiori delle ipotesi almeno palliative e mai connotate da
accanimento terapeutico, anche sul rispetto della dignita' umana
durante la malattia e sulla ricostruzione di una vita normale al
termine di essa.
E' quanto da anni Adimo fa con propri fondi e con l'aiuto di
volontari coordinati da Cammareri: corsi per preparare addetti ad
affiancare con professionalita' i pazienti e le famiglie oltre
che screening gratuiti per attuare una forma di prevenzione.
Ma l'aiuto piu' valido dovrebbe arrivare dal mondo politico,
anche perche', se e' vero che la ricerca e' ormai prossima a
soluzioni di grande efficacia per la cura dei tumori, tuttavia
necessita di fondi adeguati per perfezionare gli attuali studi
sul genoma, che hanno portato negli ultimi anni ad una
comprensione sempre piu' chiara dei meccanismi di dialogo
esistenti tra cellula tumorale e microambiente extracellulare. Lo
studio funzionale del genoma consentira' nei prossimi anni di
allestire mappe di funzione di migliaia di geni a livello dei
singoli tessuti e di specifici organi e la modulazione mediante
terapia genica o induttori/inattivatori di singoli geni
permettera' lo sviluppo di nuove terapie. In poche parole, tra
qualche anno saremo in grado di individuare l'ipotesi di una
futura alterazione tumorale con un semplice esame del sangue.
Resta l'importanza della ricerca scientifica, che deve avere,
secondo Adimo, una corsia preferenziale nelle intenzioni
politiche anche perche' realizzare solo un nuovo farmaco
oncologico ha costi non inferiori a 800 milioni di euro.
(Wel/ Dire)