DISABILITÀ. ISTAT: 3 MLN I DISABILI ITALIANI, 5% POPOLAZIONE
MAGGIORE DIFFUSIONE NELL'ITALIA INSULARE (5,7%) E AL SUD (5,2%)
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 dic. - Secondo il rapporto
Istat "La disabilita' in Italia" (pubblicato lo scorso mese di
maggio), nel nostro Paese le persone con disabilita' di sei anni
e piu' che nel 2004 vivevano in famiglia sono 2 milioni e 600
mila, pari al 4,8% della popolazione. A queste se ne aggiungevano
altre 190 mila (0,4% della popolazione) che vivevano in istituto.
In totale quasi 3 milioni di persone, il 5% della popolazione.
Secondo il Censis, invece, i disabili in Italia sono 4,1 milioni,
pari al 6,7% della popolazione. Il dato del Centro studi
investimenti sociali e' frutto della rilevazione a campione
effettuata telefonicamente su 1500 persone. I dati Istat, invece,
sono il frutto dell'analisi multiscopo sulle "Condizioni di
salute e ricorso ai servizi sanitari", integrata con i dati
dell'indagine sui "Presidi residenziali socio-assistenziali".
Vediamo proprio i numeri dell'Istat. Detto dei quasi 3 milioni di
disabili, va sottolineato che un milione e mezzo sono le persone
che vivono con due o tre disabilita'. Circa 700 mila persone con
problemi di movimento, oltre 200 mila con difficolta' sensoriali,
quasi 400 mila con limitazioni che impediscono le normali
funzioni della vita quotidiana.
Grande disomogeneita' a livello territoriale: la disabilita' e'
piu' diffusa nell'Italia insulare (5,7%) e nel Sud (5,2%) mentre
al Nord la percentuale di persone con disabilita' supera di poco
il 4%. Le regioni presentano diversi livelli di disabilita': da
valori molto alti di Sicilia (6,1%), Umbria (6%), Molise e
Basilicata (entrambe 5,8%) si passa a valori decisamente piu'
bassi di Bolzano (2,5%), Trento (2,9%), Lombardia (3,8%) e Valle
d'Aosta (4,1%). Il livello piu' elevato si registra per le donne
del Mezzogiorno, tra le quali la percentuale di disabilita'
arriva al 7,3% nelle Isole e al 6,6% nel Sud a fronte di una
quota del 5,6% e del 5,4% nel Nord ovest e nel Nord est
rispettivamente.
L'Istat ha diviso la popolazione con piu' di 6 anni che vive in
famiglia (totale: 2 milioni e 600 persone) in 5 grandi gruppi.
Persone con difficolta' nel movimento. Se ne contano 700 mila,
cioe' l'1,3% della popolazione corrispondente. Tassi piu' alti si
notano fra le donne (1,7%) e fra gli anziani ultraottantenni (ha
problemi di movimento il 9,6% di essi).
Persone con difficolta' sensoriali (vista, udito, parole).
Rientrano in questa categoria 217 mila persone sopra i 6 anni di
eta', lo 0,4% della popolazione. Percentuale stabile fra i due
sessi, con incidenza che aumenta al crescere dell'eta', fino ad
un tasso del 6,4% fra gli ultraottantenni.
Persone con difficolta' nelle funzioni di vita quotidiana (cura
della persona, mettersi a letto, vestirsi, mangiare da solo,
etca'). A questo identikit corrisponde la situazione di 376 mila
persone, lo 0,7% della popolazione maggiore di 6 anni che vive in
famiglia.
Le altre due categorie prendono in considerazione rispettivamente
le persone che dichiarano di avere difficolta' in due e in tutte
e tre le aree considerate. Le persone che affermano di avere
difficolta' in due delle aree trattate sono un milione e 25 mila,
pari all'1,9% della popolazione italiana, con valori sbilanciati
sulle donne (2,5%) e soprattutto sulle donne ultraottantenni
(22,7%). Infine, sono 290 mila le persone che dichiarano di
rientrare in tutte e tre le aree di difficolta' considerate
dall'indagine, quota pari allo 0,5% della popolazione, con
incidenza che sale al 6,9% fra la popolazione ultraottantenne.
Eta'. Due disabili su tre (il 66,2%) sono donne: ce ne sono 1
milione 700 mila, cioe' il 6,1% delle donne italiane. Tra gli
uomini la percentuale e' pari al 3,3%, valore quasi dimezzato
rispetto alle donne. I tassi di disabilita' di uomini e donne
sono molto simili fino ai 54 anni di eta', mentre a partire dai
55 anni la situazione femminile peggiora piu' sensibilmente al
crescere dell'eta'.
Persone in istituto. Si tratta in gran parte (83%) di anziani non
autosufficienti, mentre il 6% sono adulti con una disabilita'
psichica e un altro 6% adulti con una disabilita' plurima. In
valori assoluti sono 190 mila che vivono in istituto. Le donne
anziane non autosufficienti sono il 64% delle persone che vivono
in istituto. La lettura per genere fa emergere come la non
autosufficienza colpisca quasi il 90% delle donne con disabilita'
in istituto contro il 66% degli uomini. Tra gli uomini e' molto
alta la presenza di adulti con disabilita' psichica (13%) o
plurima (11%).
Disabili e famiglia. Il 93% degli italiani con disabilita' vive
in famiglia: di questi, il 27% in coppia senza figli, il 10% in
coppia con figli, mentre il 43% resta con la famiglia d'origine.
In valori assoluti le persone disabili che vivono in famiglia
sono due milioni e 600 mila, pari al 4,8% della popolazione
italiana. A vivere con il partner sono soprattutto gli uomini
disabili (60%), mentre la percentuale scende al 26% nel caso
delle donne.
Disabili e lavoro. Solo il 3,5% degli italiani con disabilita' ha
un lavoro, ma appena lo 0,9% sta cercando un'occupazione. Il 66%
e' fuori dal mercato lavorativo, o perche' in pensione (43,9% ),
o perche' inabile al lavoro (21,8%). Ad avere un lavoro, sono in
prevalenza gli uomini con disabilita' (6,82%), mentre il tasso di
occupazione scende all'1,82% per le donne disabili. La
disabilita' sensoriale e' piu' presente nel mondo del lavoro
(16,3% e anche nella ricerca di un'occupazione (4,3%). La fonte
di reddito principale per le persone con disabilita' e' la
pensione (85 %). Solo il 3% delle persone con disabilita' ha come
fonte principale un reddito da lavoro.
Disabili e scuola. Sono 185.181 gli alunni con disabilita'
iscritti nelle scuole italiane per l'anno 2010-2011. I dati
rivelano un incremento della popolazione scolastica disabile
contenuto rispetto all'anno passato, quando si contavano 181.177
presenze. Per quanto riguarda la differenziazione nei diversi
ordini e gradi, secondo il Miur gli alunni con disabilita' sono
13.341 nella scuola dell'infanzia, 67.950 nella primaria, 57.050
nella secondaria di primo grado e 46.840 nella secondaria di
secondo grado. Cresciuto anche il numero degli insegnanti di
sostegno: sono 93.100.
(Wel/ Dire)
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