(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 2 dic. - Le stime effettuate
sulla base dei dati disponibili indicano che in Italia sono
attualmente presenti circa 150 mila persone Hiv positive, di cui
piu' di 22 mila in Aids. E' uno dei dati contenuti nel report del
Centro operativo Aids dell'Istituto superiore di sanita' relativo
al 2010.
Dall'inizio dell'epidemia, nel 1982, fino ad oggi, sono stati
segnalati circa 63 mila casi di Aids, di cui quasi 40 mila sono
deceduti. Un sieropositivo su quattro non sa di essere infetto.
Rispetto a venti anni fa, oggi si infetta un minor numero di
persone (circa 4 mila l'anno) ma e' molto piu' elevato il numero
dei sieropositivi viventi per effetto della maggiore
sopravvivenza legata alle terapie piu' efficaci. Il fatto che sia
avanzata nel tempo l'eta' in cui si scopre di essere Hiv positivi
(nel 2009, quasi il 60% dei casi di Aids ha scoperto di essere
sieropositivo in concomitanza con la diagnosi di Aids) ha fatto
in modo che due terzi delle persone diagnosticate con Aids dal
1996 ad oggi non ha usufruito dei benefici delle terapie
antiretrovirali prima di tale diagnosi.
"Oggi rispetto a 15 anni fa - dice il presidente dell'Istituto
superiore di sanita' Enrico Garaci - ogni anno nel nostro paese
si ammalano 4 mila persone in meno: non e' un risultato da poco
perche' e' frutto della ricerca ma anche dell'accesso ai farmaci
garantito dal nostro Sistema sanitario nazionale. E' vero pero' -
continua - che ancora si infetta quasi una persona ogni due ore e
per questo non dobbiamo abbassare la guardia e non rinunciare a
mettere a punto un vaccino efficace. E' questa la direzione
comune in cui si sta muovendo tutta l'Europa e l'Italia sta
facendo la sua parte, proseguendo la ricerca sul vaccino
sperimentato dall'Iss che ha gia' mostrato ottimi risultati in
termini di miglioramento della risposta immunitaria. La
conferenza internazionale, Roma 2011, che l'Italia realizzera'
insieme all'International Aids Society e alla quale
parteciperanno ricercatori di tutto il mondo - conclude il
presidente dell'Istituto superiore di sanita' - e' un
riconoscimento all'Italia e alla lotta all'Aids che questo paese
va conducendo".
(Wel/ Dire)