(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 apr. - La nicotina e' il
principale ingrediente psicoattivo del tabacco e i suoi effetti
gratificanti sono considerati i principali responsabili del
consumo persistente di tabacco e delle ricadute nel suo utilizzo.
Sebbene la dopamina sia ampiamente coinvolta negli effetti
gratificanti della nicotina, i sistemi noradrenergici possono
avere un ruolo piu' ampio rispetto a quanto si e' pensato fino ad
ora. Uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori
statunitensi e canadesi, ha valutato il ruolo dei recettori
noradrenergici in modelli di auto somministrazione di cibo e di
nicotina, in modelli per studiare le ricadute, modelli di
discriminazione della nicotina e quelli del rilascio di dopamina
indotto dalla nicotina nel nucleus accumbens di ratto.
Dall'analisi e' stato osservato che il prazosin, un antagonista
del recettore, riduce l'auto somministrazione della nicotina, in
funzione della dose assunta, senza influire sull'auto
somministrazione di cibo. Il prazosin, inoltre, diminuisce il
rilascio di dopamina nel nucleus accumbens indotto dalla
nicotina. Queste scoperte suggeriscono che la stimolazione dei
recettori noradrenergici e' coinvolta nell'auto somministrazione
della nicotina e nella ricaduta nel suo utilizzo, probabilmente
attraverso l'agevolazione dell'attivazione del sistema
mesolimbico dopaminergico indotta dalla nicotina. I risultati
dello studio aprono, dunque, nuove opportunita' terapeutiche per
il trattamento della dipendenza da tabacco nell'uomo, attraverso
l'uso di molecole in grado di bloccare gli adrenorecettori.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)