PRESENTATO A FAZIO IL DOCUMENTO DELLA COMMISSIONE STUDIO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 apr. - Stop alla biobank per
la conservazione di tutti gli embrioni orfani. Divieto alla loro
distruzione. Si', invece, alla possibilita' di adottarli,
impiantarli in utero e far nascere un bambino. Sono queste,
secondo l'anticipazione fatta oggi dal quotidiano Corriere della
Sera, i principali contenuti del documento finale elaborato dalla
Commissione di studio sulle problematiche relative agli embrioni
conservati nei centri di Procreazione medicalmente assistita,
istituita per volere del sottosegretario Eugenia Roccella nel
maggio 2009, che ieri avrebbe presentato al ministro della Salute
Ferruccio Fazio, il frutto del suo lavoro.
Compito della commissione era quello di dirimere i tanti
problemi, innanzitutto giuridici, emersi negli anni scorsi,
quando si tento' di fare un censimento degli embrioni congelati e
abbandonati dai legittimi genitori. L'Istituto Superiore si
Sanita' (Iss), riusci' a raccogliere le rinunce formali
all'impianto per soli 2.527 embrioni su circa 20mila. "Molti
genitori - spiegava a Vita Giulia Scaravelli, responsabile del
registro nazionale della procreazione medicalmente assistita -
hanno espresso l'intenzione di non decidere nulla finche' non
saranno date loro informazioni precise sul destino degli embrioni
abbandonati. D'altro canto abbiamo capito che dichiarare
abbandonati gli embrioni i cui genitori in dodici mesi non hanno
dato alcuna risposta e' una strada impraticabile, da un punto di
vista umano, etico e legale." Ecco, quindi, la decisione della
Commissione: e' impossibile dichiarare un embrione orfano,
perche' l'eventuale rinuncia al trasferimento in utero e' sempre
revocabile. Gli embrioni quindi andranno tutti conservati sine
die, o meglio, fino a che si potra' stabilire con certezza,
grazie alla ricerca scientifica, la morte degli embrioni
crioconservati. Oppure dati in adozione. Il documento ha avuto il
voto contrario del giurista Amedeo Santosuosso e di Carlo Alberto
Redi, biologo e direttore scientifico della Fondazione Irccs
Policlinico San Matteo di Pavia, che dichiara : "L'apertura
all'adozione e' una bella proposta - dice - ma credo che cadra'
nel vuoto. Perche' di fatto e' impraticabile. Stiamo parlando di
decine di migliaia di embrioni in sovrannumero e adottarli tutti,
trovando donne che accettino di farli crescere in utero, mi
sembra una soluzione davvero impraticabile, anche perche' il
numero di questi embrioni inutilizzati continua a crescere." Una
sentenza della Corte Costituzionale, infatti, a maggio 2009 ha
tolto il limite massimo dei 3 embrioni da realizzare per ogni
ciclo, previsto dalla legge 40 e ampliato di fatto la
possibilita' di congelare embrioni. Cosa che i centri sono
tornati a fare. Per questo la commissione ha dato anche la sua
indicazione su un altro tema caldo: chi deve pagare i costi del
congelamento. Escludendo che possa essere a carico delle coppie.
(Wel/ Dire)