(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 apr. - Frattura del femore e
riabilitazione. Un problema che colpisce in particolar modo gli
anziani. Da oggi, pero', il trauma da intervento e soprattutto la
riabilitazione, potrebbe non rappresentare piu' un problema.
All'ospedale San Paolo di Milano, infatti, i medici hanno messo a
punto una nuova tecnica chirurgica che permette ai pazienti di
rimettersi in piedi gia' il giorno dopo aver subito l'operazione.
Com'e'? Grazie a due minuscole incisioni sulla gamba, a una
placca di acciaio biocompatibile e a cinque viti. Il sistema
prende il nome di Percutaneous compression plates (Pccp) e si
rivela assai meno invasivo di quello tradizionale, in quanto
consente il recupero veloce del paziente grazie a una diversa
angolazione di viti e placca. L'osso riesce cosi' a sopportare il
peso del corpo senza problemi. Presupposto fondamentale della
nuova tecnica e' la placca biocompatibile messa a punto dal
medico israeliano Yechiel Gotfried, che risulta facile da
inserire anche in quei tessuti ossei resi fragili da patologie
come l'osteoporosi. Dopo aver ridotto la frattura, i medici
procedono attraverso due piccole incisioni sulla pelle, che
fungono da strumento per l'inserimento della placca, la quale
viene fissata attraverso cinque viti. Dopo l'intervento,
naturalmente, sara' comunque necessario seguire un periodo di
riabilitazione di due o tre settimane, che punta a conservare un
tono muscolare adeguato, a far ritrovare l'equilibrio e,
progressivamente, a consentire al paziente di camminare di nuovo.
Tutto cio' viene sicuramente agevolato dalla tecnica applicata
presso l'ospedale milanese, che accorcia notevolmente i tempi di
recupero e minimizza il trauma derivante dall'intervento.
(Wel/ Dire)