ANIA: "INSERIRE EDUCAZIONE STRADALE NELLA FORMAZIONE AZIENDALE".
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 27 apr. - "Gli incidenti
stradali in Italia sono la principale causa di morte per i
lavoratori. Nel 2008 su 1.120 infortuni mortali registrati
dall'Inail, il 54,5% (611 vittime) e' da attribuirsi a incidenti
stradali. Nello specifico 335 decessi (29,9%) si sono verificati
durante lo svolgimento delle mansioni lavorative e 276 (24,6%)
sono da attribuire ad incidenti in itinere, ovvero lungo il
percorso casa/lavoro". E' quanto si legge in una nota della
Fondazione Ania.
"Purtroppo- prosegue la nota- il problema della sicurezza sul
lavoro, che tocca giustamente le coscienze di istituzioni e
cittadini, coincide per tanta parte con il tema della sicurezza
stradale. Infatti gli incidenti stradali, pur rappresentando solo
il 16,9% degli incidenti sul lavoro, fanno registrare piu' della
meta' delle vittime complessive". "Le statistiche Inail
dimostrano che le strade del nostro Paese sono i luoghi di lavoro
piu' pericolosi in assoluto- ha dichiarato Sandro Salvati,
presidente della Fondazione Ania per la sicurezza stradale, in
occasione della Giornata Mondiale per la sicurezza e la salute
sul lavoro- Sebbene si sia verificata una diminuzione del numero
degli infortuni mortali sul lavoro, non possiamo essere
soddisfatti di questi risultati perche' il sangue versato e'
ancora troppo e il tributo piu' alto viene pagato dai
professionisti della strada. Il 30% delle morti bianche- avverte-
riguarda, infatti, proprio questa categoria di lavoratori".
E', secondo Salvati, "assurdo morire mentre si sta svolgendo il
proprio lavoro. Abbiamo tutti il dovere di impegnarci per
contrastare questa tragedia che colpisce i lavoratori e le loro
famiglie". Il rischio che corrono i professionisti della strada
e', informa il presidente Ania, "addirittura piu' elevato di
quello a cui sono esposti gli operai in fabbrica e in cantiere.
Come Fondazione Ania auspichiamo, quindi, che l'educazione
stradale possa essere introdotta obbligatoriamente nella
formazione aziendale sulla sicurezza sul lavoro. Riteniamo
fondamentale- conclude Salvati- inserire alcune ore di educazione
stradale nei percorsi formativi dedicati agli apprendisti,
perche' siamo convinti che solo attraverso la formazione e la
prevenzione si potra' contribuire efficacemente a contrastare il
dramma che si consuma quotidianamente sulle nostre strade".
(Wel/ Dire)