CON ESPOSIZIONE CARTELLE CLINICHE; FONDAZIONE CARISBO DISPONIBILE
(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 23 apr. - "Fare diventare
l'Istituto ortopedico Rizzoli anche un museo". Ne parla il
direttore generale dell'istituto, Giovanni Baldi, al primo
incontro di un ciclo di convegni dedicati al ruolo del monastero
olivetano di San Michele in Bosco (dove l'ospedale ha sede). Si
tratta di un "obiettivo comune", spiega Baldi, "questa apertura
alla citta' potrebbe rappresentare un volano per la diffusione di
una cultura scientifica e quindi- continua- anche un polo di
attrazione turistica". Parte integrante dell'esposizione museale
potrebbe essere "la raccolta delle cartelle cliniche di cui il
Rizzoli dispone e che rappresentano un patrimonio unico". E in
questo progetto giocherebbe un ruolo importante anche la
Fondazione Carisbo che ha stipulato una convenzione trentennale
con l'istituto per curare la manutenzione e il restauro
dell'edificio.
E, infatti, per il presidente della Fondazione Cassa di
Risparmio di Bologna, Fabio Roversi-Monaco, contribuire al
restauro e la manutenzione del Rizzoli e' "una priorita'", e per
la Fondazione "un dovere mantenere in vita quello che abbiamo".
L'ipotesi del museo della medicina al Rizzoli sembra piacere al
numero uno di Carisbo, "so che ripristineranno la cattedra
universitaria di storia della medicina- fa sapere- ma si puo'
fare meglio perche' bisogna dare dignita' a questa disciplina".
In ogni caso, prima di vedere un museo della medicina al Rizzoli
di tempo ne passera'. "Ci vorranno almeno dieci anni- ipotizza il
direttore del museo della Sanita' a Santa Maria della vita,
Graziano Campanini- perche', anche se il progetto e' condiviso,
siamo all'inizio di un percorso e si potrebbe chiedere aiuto a
Regione, ministero come anche a privati".
(Wel/ Dire)