(DIRE - Notiziario Sanita') Bologna, 23 apr. - Sono stati
eseguiti all'ospedale Bellaria di Bologna i primi quattro
interventi per tumore al seno con radioterapia intraoperatoria ad
altrettante donne, rispettivamente, di 37, 46, e due di 48 anni.
Grazie al nuovo acceleratore per la radioterapia intraoperatoria
(Iort) e' stato possibile, per la prima volta effettuare il
trattamento radioterapico direttamente durante l'intervento
chirurgico. Il nuovo acceleratore, installato nel blocco
operatorio del padiglione D del Bellaria, consente di effettuare
trattamenti di radioterapia al seno attraverso l'emissione di
fasci radianti di elettroni ad alta energia. L'apparecchio,
spiega una nota dell'Ausl di Bologna, e' progettato per essere
usato nel corso dell'intervento chirurgico e "garantisce
un'elevata efficacia terapeutica anticipando l'avvio del
trattamento radioterapico". La radioterapia, tradizionalmente
effettuata dopo l'intervento chirurgico, con questa tecnologia e'
eseguita direttamente in sala operatoria, e cosi' si riducono
sensibilmente i tempi di cura.
Il Bellaria e' tra i quattro ospedali in Emilia-Romagna ad
utilizzare questa tecnica nell'ambito del progetto
sull'innovazione nella radioterapia dei tumori della mammella
previsto del programma Ricerca ed Innovazione della Regione. Il
progetto prevede che la Iort sia per ora applicata solo a donne
con meno di 50 anni con tumore al seno, per le quali e' previsto
un intervento di tipo conservativo. Per quelle oltre i 50 anni
avverra' piu' avanti. I primi quattro interventi al Bellaria sono
stati condotti dallo Iort Team, composto da 10 professionisti
dell'Ausl, specificamente formati: due chirurghi senologi, un
radioterapista, un anestesista, un anatomo-patologo, un fisico
sanitario, un tecnico radioterapista e tre infermieri.
In sala operatoria, il chirurgo senologo esegue la
quadrantectomia, ovvero l'asportazione della parte di seno
interessata dal tumore ed effettua la biopsia del nodulo
sentinella. L'anatomo-patologo esamina i tessuti per accertare
che non vi siano altre parti interessate dal tumore, la presenza,
o meno, di micrometastasi nel linfonodo sentinella e la
profondita' della neoplasia. Sulla base di queste rilevazioni, il
fisico sanitario calcola il dosaggio esatto per una radioterapia
mirata, studiata ad hoc per ogni singolo caso, in maniera da
garantire la massima efficacia con il dosaggio minimo possibile.
Nel frattempo il chirurgo procede alla protezione delle parti non
interessate alla irradiazione.
La radioterapia intraoperatoria dura circa un minuto, periodo
nel quale la donna e' controllata dal medico anestesista
attraverso un monitor che analizza costantemente le sue funzioni
vitali, posto in un locale attiguo alla sala operatoria. Al
termine della irradiazione, sulla base dei riscontri
dell'anatomo-patologo, il chirurgo conclude l'intervento.
La Radioterapia del Bellaria, diretta da Giovanni Frezza, nel
2009 ha trattato 1.348 pazienti con oltre 49.000 prestazioni
ambulatoriali, 1.425 prime visite e 5.128 visite di controllo.
Con l'avvio della radioterapia intraoperatoria migliorano
ulteriormente le opportunita' terapeutiche offerte dal Polo
Oncologico dell'Ospedale. All'orizzonte c'e' l'avvio della Unita'
funzionale multidisciplinare di senologia (Breast Unit), che
consentira' di riunire in unico centro di eccellenza a valenza
regionale le attivita' di diagnosi precoce, trattamento, follow
up e sostegno psicologico per le donne affette da neoplasia alla
mammella.
(Wel/ Dire)