SONDAGGIO EUROBAROMETRO: MANAGER A RISCHIO.
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 23 apr. - Negli ultimi quattro
anni le attitudini degli europei riguardo all'alcol sono rimaste
immutate, nel bene e nel male. È quanto rileva un sondaggio
Eurobarometro.
Se in media tre intervistati su quattro consumano alcolici fino a
tre volte a settimana, le attitudini di consumo di differenziano
all'interno dei vari gruppi di eta'. Nella fascia di eta' 15-24
anni si registra un tasso elevato (25%) di consumo compulsivo
('binge drinking') di alcolici, che si traduce in piu' di cinque
dosi consumate nel corso della stessa serata, almeno una volta a
settimana. Di contro, nella fascia over-55 si registra una
percentuale elevata di persone che bevono almeno una dose ogni
giorno (25%), cosa che praticamente non avviene tra i piu'
giovani (3%). Questa attitudine tra i senior si traduce in un
aumento del rischio di malattie croniche per i piu' anziani.
Nell'Ue, il consumo eccessivo di alcolici e' la terza causa di
problemi alla salute, con un costo economico di circa 125
miliardi di euro all'anno e causa di circa 195.000 morti
all'anno, ovvero il 12% delle morti premature tra gli uomini e il
2% tra le donne: queste infatti consumano molto meno degli uomini
(68% contro 84%).
I pattern di consumo seguono anche la professione, con la
categoria manageriale in testa alla classifica di consumo. I
livelli di assunzione cambiano anche in base al paese: in Italia
ad esempio si beve con minore frequenza che nei paesi scandinavi,
anche se e' maggiore la percentuale di quelli che lo fanno
quotidianamente (25%).
Per quanto riguarda la consapevolezza dei rischi legati
all'alcol, questa si concentra soprattutto sulle malattie legate
al fegato e all'intestino (97%), ma sono molti meno quelli che
tengono in conto anche il rischio di tumori (67%). Per quanto
riguarda i rischi non legati alla salute, la quasi totalita'
degli intervistati riconosce il legame tra abuso di alcolici e
problemi quali violenza domestica e pubblica, scarso rendimento
scolastico o professionale. Tra la categoria dei guidatori invece
il rischio di bere e guidare viene sottovalutato, con una
percentuale considerevole di persone (14%) che dicono di poter
guidare anche con un limite alcol emico superiore alla legge.
Per quanto riguarda le iniziative di prevenzione pero', una
nettissima maggioranza (89%) e' favorevole a un limite di eta' di
18 anni per la vendita di bevande alcoliche in tutta l'Ue. Vi e'
inoltre un forte appoggio per la lotta contro l'alcol al volante,
con l'83% a favore dei controlli a campione da parte della
polizia e di un tasso ridotto di alcolemia per conducenti giovani
o neopatentati (73% a favore).
(Wel/ Dire)