(DIRE - Notiziario Sanita'), 20 apr. - Smettere di fumare e
imparare a bere in modo responsabile. È l'obiettivo della
campagna "Giovani in Salute", lanciata dal Comune di Milano in
collaborazione con Fondazione Veronesi, (Lega Italiana Lotta
Tumori) e Sia (Societa' Italiana di Alcologia), un percorso di
sensibilizzazione sulla dipendenza dal fumo e dall'alcol che, a
partire dal 10 maggio, coinvolgera' 100 ragazzi milanesi tra i 14
e 24 anni. In programma sei incontri di gruppo con gli esperti
della Lilt, un monitoraggio della Sia che distribuira' 24
etil-test e altrettanti questionari per verificare il proprio
tasso di alcolemia prima di mettersi alla guida, una ricerca
quantitativa su 3mila studenti delle scuole superiori di Milano
condotta dalla Fondazione Veronesi con Astra Ricerche e
l'Assessorato alla Salute. Chi riuscira' a portare a termine il
percorso, ossia a frequentare i sei incontri sul fumo e a
compilare i 24 questionari, ricevera' in premio computer,
motorini, sconti nei cinema, nei teatri, su pacchetti viaggio e
sui libri; abbonamenti in palestra, abbonamenti annuali BikeMi,
playstation e video walkman; 100 biglietti validi per due persone
per assistere a una partita del prossimo campionato della prima
squadra di Olimpia Armani Jeans, visite alla sala di navigazione
e al simulatore di volo dell'Aeronautica Militare presso
l'aeroporto di Ghedi.
Materiale informativo sulla campagna sara' distribuito nel
pomeriggio di sabato 24 aprile, in piazza San Babila, durante una
manifestazione con i campioni della squadra di basket Olimpia
Armani Jeans e Radio 101. Iscrizioni online, sul sito
www.giovaniinsalute.it.
A Milano, almeno 20 minorenni su 100 sono fumatori, contro una
media italiana di 12: la prima sigaretta viene accesa a 15 anni e
mezzo, al di sotto della media nazionale che e' di 16 anni e si
inizia ad assumere alcolici a 12 anni, l'eta' piu' bassa
d'Europa. Il 40% dei quindicenni ha sperimentato almeno una volta
l'esperienza di uno stato di acuta ebbrezza etilica. "Dati
inquietanti", rispetto ai quali "Giovani in salute rappresenta
una novita' metodologica -ha detto l'assessore alla Salute
Giampaolo Landi di Chiavenna-. Il progetto affronta il grave
problema delle dipendenze: il fumo e l'alcol sono diventati delle
spie del disagio adolescenziale e potrebbero costituire uno dei
principali fattori di rischio per la salute di questi
giovanissimi. Per la prima volta, pero', interveniamo senza far
ricorso a principi punitivi, ma impiegando la logica della
premialita', premiando il coraggio delle ragazze e dei ragazzi
che sono pronti a mettersi in gioco dimostrando di avere a cuore,
virtuosamente, la propria salute e il proprio futuro".
Il fumo sembra essere la preoccupazione numero uno degli esperti:
"È il primo problema da affrontare -ha dichiarato Umberto
Veronesi-. Certamente ci sono altri comportamenti pericolosi come
bere alcol, guidare in stato di ubriachezza o consumare droga, ma
impallidiscono di fronte al rischio per la salute legato alla
sigaretta. Chi inizia a fumare a 15 o 16 anni e non smette, ha un
altissimo rischio di sviluppare un tumore del polmone molto
precocemente, a 40 - 45 anni, nel pieno della sua vita: una
tragedia, senza neppure pensare al rischio di altri tumori e i
danni cardiovascolari".
Milano e' la citta' in cui si fuma di piu' - ha aggiunto
Franca Fossati-Bellani, presidente della Sezione Provinciale di
Milano della LILT -. Fumare e' anche un'abitudine largamente in
uso tra i giovani milanesi: l'eta' media in cui i giovani
milanesi iniziano a fumare e' 15,5 anni. Il 35,1% inizia perche'
influenzato dagli amici e compagni di scuola, di questi il 43,3%
sono maschi e il 26,2% sono femmine. Il 30%, in maggioranza
ragazze, asserisce di aver provato piacere. I luoghi in cui i
giovani fumano maggiormente sono: fuori dai locali pubblici per
l'89%, fuori dalla scuola per il 75% e infine a casa per il 62%.
Sappiamo che la sigaretta per loro e' un forte elemento di
comunicazione e socializzazione, un aspetto che ci ha portato a
orientare l'operativita' del progetto verso un confronto aperto
con i giovani e tra i giovani. Un modo di dialogare che speriamo
possa responsabilizzarli al punto di spingerli ad abbandonare la
sigaretta e a premiarsi con la salute".
(Wel/ Dire)