(DIRE - Notiziario Sanita') Roma , 16 apr. - Il riscaldamento
domestico e le emissioni industriali rappresentano importanti
contributi di pressione ambientale nel contesto cittadino. "Negli
ultimi anni l'attenzione nei confronti dell'utilizzo della legna
per il riscaldamento domestico e' in aumento- dice Andrea
Piazzalunga, Universita' degli Studi di Milano Bicocca- se da un
lato questo combustibile e' rinnovabile e nel bilancio della CO2
puo' essere considerato a impatto zero, dall'altro la sua
combustione, con le tecnologie oggi piu' diffuse ha delle
emissioni in atmosfera che non possono essere considerate
trascurabili". Recenti studi, infatti, sia italiani che europei,
"hanno messo in luce che l'utilizzo della legna come fonte di
riscaldamento domestico ha un significativo impatto sulla
qualita' dell'aria anche nei centri urbani", avverte Piazzalunga.
La combustione della legna, infatti, "sembra essere anche una
importante sorgente in atmosfera di Idrocarburi policiclici
aromatici (Ipa), composti che possono rappresentare un rischio
per la salute umana".
Il tema sara' affrontato a Padova per la 23esima edizione il
Sep (Systems for environmental projects), il salone
internazionale delle Ecotecnologie, in Fiera dal 21 al 24 aprile,
che accende i riflettori "su un tema delicato che continua a
destare preoccupazione nella cittadinanza e negli organi di
informazione: le pressioni civili e industriali sull'ambiente
urbano".
(Wel/ Dire)