(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 apr. - Dagli Stati Uniti
arriva un metodo analitico che utilizza la gascromatografia
accoppiata alla spettrometria infrarossa (GC-IRD) per riconoscere
molecole analoghe a quelle contenute nell'ecstasy. La
determinazione della composizione chimica di reperti contenenti
sostanze illecite, infatti, si avvale prevalentemente di tecniche
analitiche cromatografiche, accoppiate alla spettrometria di
massa, tecniche che consentono di riconoscere diverse molecole in
base alla loro massa. Nel caso di regioisomeri - molecole
contenenti gli stessi atomi ma in posizioni diverse nella
struttura - o nel caso di relazioni isobariche - molecole con la
stessa massa ma, diversa struttura - la spettrometria di massa
pero', puo' non essere sufficiente a distinguere una molecola
dall'altra. A tal proposito, uno studio condotto dal gruppo di
ricerca guidato da Randall Clark della Divisione di chimica
medicinale presso la Auburn University negli Stati Uniti, si e'
occupato di individuare una metodologia in grado di riconoscere
molecole con relazioni strutturali isobariche o regioisomeriche,
utilizzando la gascromatografia con spettrometria infrarossa come
rivelatore (GC-IRD). Gli autori dello studio, che verra'
pubblicato sulla rivista Forensic Science International, hanno
individuato in questa tecnica, la metodologia in grado di
confermare la presenza della 3,4-MDMA (ecstasy) e il suo
regioisomero 2,3-MDMA, in un set costituito da sette analoghi a
struttura fenetilaminica (incluse delle ammine terziarie),che
avevano diversa struttura ma stessa massa molecolare. In questi
casi, infatti, anche le masse degli ioni frammento principali
risultano essere le stesse, cosi' la gascromatografia accoppiata
alla spettrometria di massa (GC-MS),in particolar modo quando gli
standard di riferimento non sono disponibili, non riesce a
fornire informazioni sufficienti a confermare l'identita' di ogni
singola molecola. La spettrometria infrarossa al contrario, ha
permesso di ottenere degli spettri individuali caratterizzati da
frequenze e modalita' di assorbimento univoche per ogni isomero,
anche senza la necessita' di derivatizzare i campioni in esame.
(Fonte: www.droganews.it)
(Wel/ Dire)