LE RACCOMANDAZIONI DEL MINISTERO IN 20 PUNTI DA RISPETTARE
(DIRE - Notiziario Sanita') Roma, 16 apr. - Una guida per la
sicurezza in sala operatoria. Questa, in sostanza, la funzione
della 'checklist', voluta dall'Oms, l'Organizzazione mondiale
della sanita', e diviso in diciannove punti nella versione
originaria, poi portato a venti dal ministero della Salute
italiano.
L'iniziativa e' stata presentata all'auditorium del ministero
alla presenza di Giuseppe Palumbo, presidente della commissione
Affari sociali della Camera, e di Filippo Palumbo, capo
dipartimento 'Qualita'' del ministero della Salute. Avrebbe
dovuto prendere parte alla presentazione anche il ministro
Ferruccio Fazio, bloccato da impegni istituzionali. "L'Oms- si
legge nel 'Manuale per la sicurezza in sala operatoria', diffuso
dal ministero- ha costruito una checklist per la sicurezza in
sala contenente 19 indicazioni quale strumento guida per
l'esecuzione dei controlli con la finalita' di favorire in modo
sistematico l'aderenza all'implementazione degli standard di
sicurezza raccomandati per prevenire la mortalita' e le
complicanze post-operatorie". Include infatti tre fasi, in cui e'
richiesto il coinvolgimento di tutta l'equipe medica.
La prima, denominata 'Sign In', precede l'induzione
dell'anestesia: si va dal consenso, e dalla conferma dei propri
dati, da parte del paziente all'identificazione del rischio di
perdita ematica passando per l'identificazione del rischio di
allergie.
Il 'Time Out' e' la fase numero 2, che ha luogo dopo
l'induzione dell'anestesia e prima dell'incisione chirurgica per
confermare che i diversi controlli siano stati eseguiti. In
questo caso tutti i componenti dell'equipe si presentano con nome
e funzione, si passa per l'individuazioni di eventuali criticita'
e finendo con la visualizzazione di immagini diagnostiche.
Il 'Sign Out', invece, si svolge durante o immediatamente dopo
la chiusura della ferita chirurgica e prima che il paziente
abbandoni la sala operatoria.
Allegato al manuale un dvd con un video in cui viene simulata
l'applicazione della checklist: si va da quella corretta a quella
errata. Le musiche sono state realizzate appositamente dal
compositore premio Oscar Nicola Piovani, presente anche lui
all'auditorium.
"Questa iniziativa- ha spiegato Filippo Palumbo- va vista come
parte di una organizzazione piu complessiva. Parliamo di rischio
clinico, che va gestito, non demonizzato o temuto. Ci sono vari
modi di gestirlo, come il monitoraggio degli errori, anche dei
quasi errori. Per ogni errore serve una indagine sostanziale.
Serve conoscere gli errori, non l'errante. Conoscendo gli errori
si possono mettere in campo delle iniziative per evitare di
ripeterli". Aspetto fondamentale, continua Filippo Palumbo, "lo
svolge l'attivita' formativa o comunque la sensibilizzazione,
importante per la prevenzione. Uno dei modi e' simulare delle
situazioni in maniera didattica". In questo senso, quindi, la
realizzazione del video.
"Errori, incidenti, possono succedere- spiega invece Giuseppe
Palumbo- a volte sono piccole cose. Ma quando sono gravi non
possono essere recuperati, possono creare seri danni. Se si
riesce a istituire un metodo semplice per risolverli, e' un
grande vantaggio per sicurezza della nostra attivita' clinica e
dei cittadini. Posso assicurare che, quando ci sono incidenti, i
medici ne risentono anche psicologicamente. Alcuni colleghi ne
hanno risentito anche sull'attivita' futura".
Il video e' disponibile gia' sul sito del ministero, e' quindi
scaricabile da tutti. Ma, spiega Alessandro Ghirardini, della
direzione generale della programmazione sanitaria del ministero
della Salute, "li abbiamo gia' mandati alle aziende ospedaliere.
È uno strumento, come tale si puo' usare. Il nostro e'
l'adattamento di quello della Oms. È importante che entri nella
testa delle persone, dei professionisti, strumento di
salvaguardia". Filippo Palumbo ha quindi concluso spiegando che
"sono previsti monitoraggi nelle sale operatorie. L'Emilia
Romagna ha gia' iniziato autonomamente. Avremo quindi dei
risultati, che diffonderemo".
(Wel/ Dire)